Puntata senza esclusione di colpi

Masterchef, un finale spettacolare Questo Striscia non l'aveva previsto

Masterchef, un finale spettacolare Questo Striscia non l'aveva previsto
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«La più bella finale mai fatta a Masterchef». Cosi è stata definita dai tre giudici l’ultima puntata del talent show in onda su Sky Uno, apparsa una genuina risposta alo spoiler fatto da Striscia la Notizia qualche giorno fa, rivelando in anticipo il nome del vincitore del programma culinario. Una puntata eccezionale, senza esclusione di colpi, nella quale hanno trovato posto la tenacia, lo spirito di iniziativa, la voglia di rischiare, le emozioni, i sentimenti, la gioia e la fatica: è esplosa tutta l’umanità dei tre concorrenti rimasti in corsa in questo atto finale. La convinzione di Nicolò, i desideri di Amelia, la saggezza di Stefano. Di fronte a loro tre giudici come Carlo Cracco, Joe Bastianich e Bruno Barbieri, che mai come in questa edizione si sono mostrati dei compagni di viaggio, «orgogliosi di averli accompagnati fino a qui». Lo spoiler di Antonio Ricci e co. non ha tolto interesse ai telespettatori, anzi: né è venuta fuori una finale avvincente, curiosa e a tratti anche commovente.

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Mistery box ed invention test. Nella prima parte della sfida occorre stabilire chi dei tre concorrenti non si sarebbe classificato per il duello finale. La Mistery box obbliga i tre a confrontarsi con l’avversario piú duro: sé stessi. «Chi siete e cosa siete diventati lo dovete dimostrare nella prova di oggi. La parola chiave è consapevolezza», sentenzia chef Cracco: compare cosí sotto la scatola magica, tipica di questa prova del programma, uno specchio. A questo punto i finalisti, interrogati individualmente, dichiarano all’unanimitá di essere cambiati molto nel corso dell’esperienza, ringraziando Masterchef per una nuova maturitá raggiunta (emblematiche le parole di Stefano, che parlando di sé in seconda persona diceva: «Hai trovato la tua strada, questo è il momento di essere felice»).

Vince Nicolò. Ognuno dei tre concorrenti presenta così il suo piatto: per Nicolò “I due Nicolò” (salmone scottato con pelle disidratata e verdure su brodo di agnello aromatizzato con anice stellato), per Amelia “Il sapore di un’emozione” (gnocchi di patate viola ripieni di purè con burro al basilico su fonduta di robiola e bisque di scampi), e per Stefano “Rognone in crosta di sale” (su salsa acida di pere e geleé di liquirizia). A vincere è Nicolò, che riceve parecchi elogi da Cracco, ottenendo come vantaggio nell’invention test di seguire i consigli della chef Rossana Marziale, casertana come Amelia. La prova consiste nel riprodurre al meglio tre piatti a base di mozzarella di bufala campana: la pizza al contrario (scelta dallo stesso Nicolò), la palla di mozzarella con tagliolini al basilico (assegnata ad Amelia) e la zuppa di cozze in latte di mozzarella (che sará il piatto di Stefano). La ragazza casertana risulta essere l’eliminata e, tra le lacrime, ringrazia i giudici per l’opportunità avuta che le permetterà di «affrontare la vita in maniera diversa».

Lo scontro finale. Stefano contro Nicolò è stata un po’ la madre di tutte le sfide di Masterchef: l’uomo contro il ragazzino, il riflessivo contro lo spensierato, il preciso contro l’amante del rischio. Insomma due stili opposti di cucina a confronto. Come tradizione sono stati invitati ad assistere alla prova sia tutti i concorrenti eliminati nelle puntate precedenti che i parenti dei finalisti. Compaiono così Mariella, la fidanzata da cui Stefano aspetta un bimbo, e Gianluigi, il tanto chiacchierato padre di Nicolò. Scopo della finale sará quello di realizzare un menú degustazione all’insegna della piena libertá: i due concorrenti potranno fare quello che vorranno con l’unico vincolo di descriversi nei piatti.

Gli ultimi due piatti. Così, Stefano denomina il suo menú di sette portate “Istantanea di me”, mentre Nicoló, che sceglie anche lui 7 piatti, “Km 50” («Che sono i km che separano Milano da Piacenza: perché io mi definisco un milanese dal cuore emiliano»). Al termine della prova trionfa l’esperto Stefano, grazie ad una cernia su cipolle da ristorante stellato. Fotogramma finale per lo chef Carlo Cracco che, dopo aver stimolato a suon di critiche il giovane Nicolò per tutte le precedenti puntate, si avvicina al 21enne milanese e gli sussurra: «Ti aspetto in cucina quando vuoi». Questo Striscia ce l’aveva giá anticipato, assieme alla vittoria finale di Stefano, ma ció non ha impedito di gustarcelo fino in fondo. E in un programma dove domina la cucina è il gusto ad aver sempre ragione.

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