Come sono andate le elezioni provinciali

Provincia, Gafforelli è il presidente Decisivo il "peso" dei singoli voti

Provincia, Gafforelli è il presidente Decisivo il "peso" dei singoli voti
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È Gianfranco Gafforelli, sindaco di Calcinate sostenuto dal Pd, il nuovo presidente della Provincia di Bergamo. Le elezioni si sono svolte dalle 8 alle 23 di mercoledì 31 ottobre e, alla fine, gli amministratori locali orobici hanno scelto chi guiderà via Tasso per i prossimi anni. Battuto il 38enne giovane di Calvenzano, Fabio Ferla (che era sostenuto da Forza Italia e Lega), che per una manciata di voti (anzi, meglio dire per il "peso" dei singoli voti) non è riuscito a strappare la vittoria. «Con Ferla abbiamo svolto una competizione corretta - ha commentato subito dopo l'esito del voto Gafforelli -, dove non ci sono state polemiche eccessive, buona premessa per il mio obiettivo: cercare sin dall’inizio di riunire tutte le forze politiche, come avevo già avuto modo di sottolineare più volte». E trovare un'unità di visione e di intenti sarà fondamentale, viste le percentuali: il sindaco di Calcinate, infatti, ha vinto con il 50,14 per cento (36.687 voti ponderati) contro il 49,86 per cento di Ferla (36.355 voti ponderati).

 

[Fabio Ferla applaudito nonostante la sconfitta]

 

Gafforelli vincitore, ma con meno voti. L'arzigogolata legge elettorale provinciale (che Gafforelli ha già annunciato di voler fare cambiare, cosa che troverà senza dubbio tutti d'accordo) ha causato una discrasia non di poco tra i singoli voti presi dai candidati e i voti ponderati finali: Ferla, infatti, ha ottenuto la preferenza di 1.016 consiglieri comunali, mentre Gafforelli "soltanto" di 854. A fare la differenza, alla fine, è stato però il peso di questi voti: quelli arrivati dagli amministratori dei Comuni più grandi, in primis il capoluogo, valgono di più. Ecco dunque il motivo per cui, nonostante il minor numero di preferenze, alla fine Gafforelli è risultato essere il vincitore. Sia a Bergamo (facente parte della fascia elettorale "F", ovvero quella per le città aventi oltre centomila abitanti) che nei Comuni con abitanti compresi tra i diecimila e uno e i trentamila abitanti (fascia "D"), Gafforelli ha battuto Ferla (rispettivamente per 18 voti a 10 e per 114 voti a 95). Nei Comuni con meno abitanti, invece (fascia "A" fino a tremila abitanti, fascia "B" tra i tremila e i cinquemila e fascia "C" tra i cinquemila e i diecimila), Ferla ha ottenuto 885 voti contro i 693 del rivale. L'indice di ponderazione, che aumenta all'aumentare degli abitanti, è risultato dunque decisivo.

 

 

Affluenza scarsa, paga Ferla. «Grazie a tutti! Siete stati in più di mille a votarmi: più di ogni aspettativa - ha scritto su Facebook la mattina dell'1 novembre Fabio Ferla -. La maggioranza degli Amministratori mi ha dimostrato fiducia e stima: resterò vostro riferimento. Auguri al nuovo Presidente perché sappia unire una Provincia che vede la maggioranza degli Amministratori scontenta del risultato. Viva la Terra orobica!». Tra i commenti, in mezzo ai tanti complimenti, c'è stato però anche chi ha sottolineato come Ferla sia stato vittima anche dell'astensionismo di diversi elettori-amministratori del centrodestra che non si sono recati alle urne. L'affluenza complessiva si è fermata infatti al 63,8 per cento, con 1.870 elettori andati al voto sui 2.931 totali, e l'astensionismo maggiore si è riscontrato nei Comuni con meno di tremila abitanti, dove soltanto il 47,6 per cento degli aventi diritto si è recato al seggio. Altissima, invece, l'affluenza nel capoluogo (90,9 per cento) e nei Comuni con oltre diecimila abitanti (90,6 per cento). A pagarne le conseguenze Ferla, a cui non è bastato il voto anche di alcuni "franchi tiratori" del Pd della Bassa per strappare la vittoria e che ha pagato la compattezza del voto del centrosinistra che controlla i grandi centri abitativi della Provincia. «Sono soddisfatto perché, nonostante il voto ponderato abbia determinato un risultato favorevole per Gafforelli, ho guadagnato il voto di 170 amministratori in più rispetto alle premesse sulla carta - ha dichiarato Ferla a Bergamonews -. Certo, il voto elitario della città ha pesato di più rispetto al consenso espresso dalla maggioranza delle amministrazioni».

Di seguito, invece, i voti lista per lista e i sedici nuovi consiglieri provinciali eletti:

 

Lista n. 1 “Democratici e Civici per la Bergamasca”

Totale voti ponderati: 28.593
Consiglieri eletti: 7

Giovanni Pasquale Gandolfi

Marco Redolfi

Mauro Bonomelli

Romina Russo

Claudio Cancelli

Ezio Deligios

Claudio Bolandrini

Lista n. 2 “Lista civica per Gafforelli presidente”

Totale voti ponderati: 6.377
Consiglieri eletti: 1

Stefano Savoldelli

Lista n. 3 “Lega – Salvini premier”

Totale voti ponderati: 22.254
Consiglieri eletti: 5

Gianfranco Masper

Demis Todeschini

Matteo Villa

Juri Fabio Imeri

Alberto Ongaro

Lista n. 4 “Civici Popolari indipendenti per Bergamo”

Totale voti ponderati: 15.526
Consiglieri eletti: 3

Massimo Cocchi

Umberto Valois

Omar Seghezzi

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