La politica bergamasca

Spunti e polemiche della settimana dalla Green Way alla diffida a Sacbo

Spunti e polemiche della settimana dalla Green Way alla diffida a Sacbo
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Riassumiamo i principali temi del dibattito politico bergamasco, con relative polemiche, nella settimana che si è appena conclusa. 

GREEN WAY BLOCCATA: LA LISTA TENTORIO CHIEDE SPIEGAZIONI

La Green Way è una pista ciclo-pedonale che parte da via Baioni e arriva a Castagneta, passando ai piedi del bastione di Sant’Agostino e attraversando Valverde. Dal febbraio di quest’anno, l’ultimo tratto della pista (circa 800 metri) è stato chiuso a causa di una frana che ne ha compromesso la sicurezza. L’allora assessore ai lavori pubblici, Alessio Saltarelli, aveva spiegato che «la frana è avvenuta su un terreno privato […] È una situazione di pericolo su cui il Comune è subito intervenuto ma i proprietari accampano scuse e prendono tempo». La lista Tentorio, ora all’opposizione, ha presentato un’interpellanza per conoscere la data stimata di ripresa dei lavori, suggerendo di dare immediatamente il via all’operazione, e di rivalersi eventualmente sui proprietari dell’area se il Tribunale si pronuncerà in favore del Comune. Gli assessori ai lavori pubblici e alla viabilità, Marco Brembilla e Stefano Zenoni, sono stati sollecitati a chiarire la questione.

LA PRIMA SEDUTA DELLA COMMISSIONE GIOVANI

Il 24 settembre si è tenuta la prima seduta della Commissione speciale Giovani, dove i rappresentanti dei gruppi consiliari discutono e formulano proposte per rendere Bergamo una città adatta alle nuove generazioni. Presidente della Commissione è stato eletto Niccolò Carretta (lista Gori), vicepresidente Marta Cassina (PD). L’opposizione aveva già espresso diverse perplessità relative (più che alla funzione) alla forma di questa commissione, e la prima seduta ha riacceso le critiche. Stefano Benigni (Forza Italia) ha chiarito subito le sue intenzioni: «L'importante è che non si sostituisca il lavoro dell'assessore alle politiche giovanili, perché noi siamo qui a fare opposizione». Davide De Rosa (lista Tentorio): «Il meccanismo della commissione mi sembra un po' complesso, rischiamo di impantanarci e non concludere nulla». Andrea Tremaglia (Fratelli d’Italia) ha ironizzato: «Prima riunione della giovanissima commissione giovani, senza gettone perché come tutti i giovani in Italia oggi si lavora gratis. Almeno diamo il buon esempio. Il primo obiettivo della commissione giovani è capire a cosa serve la commissione giovani». Marta Cassina ha replicato così: «Credo che siamo abbastanza liberi, siamo giovani e vogliamo lavorare per i giovani, troviamo una sintesi oltre la politica».

I SINDACI DIFFIDANO ENAC E SACBO, MA BERGAMO NON FIRMA

Alcuni sindaci hanno inviato una lettera di diffida ad Enac e Sacbo in merito al problema irrisolto del rumore causato dall'aeroporto di Orio al Serio. I sindaci hanno chiesto di ridurne l’impatto durante le fasi di decollo e atterraggio, specialmente nelle ore notturne e di presentare, entro 45 giorni dalla notifica, una relazione di impatto acustico. A firmare il documento sono stati i primi cittadini di Azzano San Paolo, Bagnatica, Bolgare, Brusaporto, Cavernago, Grassobbio, Grumello del Monte, Lallio, Levate, Orio al Serio, Seriate, Stezzano e Treviolo. A Roma, il Consiglio dei Ministri ha analizzato la relazione inviata dall’Arpa lo scorso 4 settembre, dove venivano denunciate numerose violazioni acustiche nelle zone adiacenti all’aeroporto, e si esortava un provvedimento del Ministero dell’Ambiente. L’ultima parola spetta al premier Matteo Renzi, poiché l’aeroporto esercita un “servizio pubblico essenziale”. Alcuni amministratori hanno apprezzato la rapidità con cui è arrivato il riscontro del governo. Massimo Bandera, ex assessore all’ambiente del Comune di Bergamo, ha criticato il fatto che Gori non abbia firmato la lettera inviata a Sacbo insieme agli altri sindaci: «Gori dice di voler fare molto, ma non si muove». Sulla stessa linea il sindaco leghista di Azzano San Paolo, Simona Pergreffi: «Bergamo si è isolata per supposti motivi tecnici, o forse per non incrinare i rapporti con Sacbo, conta sul fatto che altri quattordici comuni facciano squadra».

PALAFRIZZONI VENDE LE AZIONI A2A PER PAGARE LE OPERE IN CORSO

Il sindaco di Bergamo Giorgio Gori ha dichiarato di voler mettere in vendita alcune azioni della A2A di proprietà del Comune (un totale di 11 milioni di euro) per poter saldare i conti delle opere in corso senza sforare il patto di stabilità. L’opposizione si è detta favorevole alla proposta, anche perché, bilanci alla mano, non ci sono soluzioni più favorevoli. Non è mancato, tuttavia, un acceso botta e risposta tra l’assessore al Bilancio, Sergio Gandi, e l’ex sindaco Franco Tentorio. Gandi ha dichiarato: «Abbiamo deciso di non vendere tutto, grazie a un'opera di revisione oculata. Entro la fine dell'anno faremo un'altra verifica; per ora metteremo sul mercato solo 6 milioni, eventualmente altri 5 più avanti, ma non escludiamo altre soluzioni». L’osservazione di Gandi era in diretta polemica con le previsioni della precedente amministrazione di centrodestra, che voleva mettere sul mercato tutti e 30 i milioni che compongono il pacchetto azionario. Netta la risposta di Tentorio: «Non si vendono tutte perché non ci sono ancora i cantieri finiti da pagare, il fatto che ci siano poche opere da saldare non è un dato positivo ma reale, si venderanno quando saranno finite, è un passaggio obbligato. La verità è che il governo Renzi ci ha dato un'altra stangata, ci danno l'ennesimo ordine e non ci fanno spendere i nostri soldi, il governo fa bella figura con i lavoratori e poi si rivale sugli enti locali».

FACCIA A FACCIA PRE-ELETTORALE FRA ROSSI E PEZZONI

Lunedì 22 settembre, all’auditorium di Orio al Serio, si sono confrontati in un dibattito i due candidati alla carica di presidente della Provincia. Matteo Rossi e Beppe Pezzoni hanno risposto a domande relative alla loro proposta politica. Rossi ha mostrato ottimismo sulle potenzialità della nuova Provincia: «Durante il mio viaggio nel territorio ho visto tante difficoltà tra gli amministratori, ma anche una straordinaria ricchezza di volontà e buone pratiche. C'è carenza di risorse ma è proprio quello il momento di far circolare le idee che producono valore […] L'ente non può creare lavoro per legge, ma può rendere il territorio più competitivo ed attrattivo per le imprese, a partire dagli aspetti legati alla viabilità. Dovremo andare a prendere i soldi in Europa, magari creando uffici ad hoc che supportino i Comuni». Più “terra a terra” l’opinione di Pezzoni: «Siamo nella nebbia, sarà difficile allargare i servizi, al massimo si potrà tentare di mantenere quelli che già ci sono», e ha aggiunto: «È vero che la Provincia non crea posti, ma le sue società partecipate lo fanno, comunque sarà difficile arrivare direttamente a finanziamenti europei senza passare dalla Regione, con cui serve una collaborazione forte». Pezzoni ha inoltre risposto alle polemiche che hanno accompagnato la sua candidatura: «Ho scelto di candidarmi per rendere la corsa alla presidenza una competizione democratica, non mi sento espressione di un partito, oggi politicamente parlando sono apolide». Al contempo, Rossi ha ribadito la sua apertura alla collaborazione con tutti i partiti del territorio, e rivolgendosi alla Lega Nord ha affermato: «Non è nel DNA del Carroccio mettersi all'opposizione del proprio territorio, i sindaci lumbard saranno miei interlocutori e spero anche alleati su certi temi».

IL CONSIGLIO DEL PARCO DEI COLLI SARA' RIELETTO

L'assessore di Sorisole Nicola Bombardieri ha rassegnato le sue dimissioni da consigliere del Parco dei Colli, facendo seguito a quelle già arrivate nelle scorse settimane dal presidente Lucio Marotta e dal vicepresidente Santo Giuseppe Minetti. Nella lettera di dimissioni, Bombardieri ha spiegato che la decisione è stata presa per sbloccare lo stallo politico e permettere la rielezione del Consiglio: «Dopo tale evento lo scenario amministrativo locale sarà completamente definito e pertanto il nuovo consiglio di gestione potrà operare, spero, con adeguata rappresentatività, autorevolezza, efficacia ed efficienza nell’interesse supremo del Parco dei Colli di Bergamo».

VIGILI AGGREDITI, POLEMICHE SULLA SICUREZZA

Nel pomeriggio di venerdì 19 settembre, in pieno centro a Bergamo, due vigili sono stati aggrediti da otto pakistani visibilmente ubriachi che stavano molestando verbalmente alcuni passanti. Il consigliere comunale e vice-coordinatore provinciale di Forza Italia, Alessandra Gallone, sul suo profilo Facebook ha scritto: «Un’altra aggressione in pieno centro dei soliti noti. Il gruppo di indiani e pakistani, che passa le giornate in stato di ebrezza sulle panchine dei giardini del centro di Bergamo, rappresenta una costante molestia nei confronti dei cittadini. La Giunta Gori ci aveva assicurato un monitoraggio continuo ma, a quanto pare, dopo un primo momento l’attenzione è subito scemata». La Gallone ha poi rivolto un appello al sindaco Gori, esortandolo ad interrogare formalmente il ministro Alfano in merito all’aumento dell’organico nelle forze dell’ordine, che il leader del Nuovo Centro Destra aveva annunciato alcuni mesi fa. Forza Italia ha chiesto anche l’appoggio del deputato bergamasco Gregorio Fontana, che in quando membro della Commissione Difesa della Camera ha presentato una proposta per dare in dotazione pistole teaser alle forze dell’ordine. Anche Alberto Ribolla, capogruppo della Lega Nord, si è espresso sull’argomento: «A luglio avevo presentato, dopo le due aggressioni in centro causate da scontri tra gruppi di extracomunitari, un ordine del giorno urgente che era stato approvato con modifiche dal consiglio comunale. Ad oggi assolutamente nulla è stato fatto. Sottolineo che queste situazioni sono tutte create da extracomunitari, in parte regolari, in parte clandestini: la politica assurda e buonista del Governo targato PD porta a tollerare tutto ciò». Ribolla si è anche augurato che gli stranieri irregolari che causano queste situazioni vengano espulsi dal Paese, e ha criticato apertamente l’operato di Sergio Gandi, assessore alla Sicurezza. Quest’ultimo, in riposta alle polemiche, ha dichiarato: «Abbiamo annunciato un presidio continuo in centro città e così è stato: i risultati delle operazioni di questi giorni sono lì a testimoniare l’impegno dell’amministrazione e delle forze della polizia locale […] Mi sembra che le polemiche di queste ore siano pretestuose».

A TELGATE (COME A BOLGARE) UNA TASSA PER GLI IMMIGRATI

Il Comune di Bolgare, amministrato dalla Lega Nord, aveva avviato un progetto che prevedeva il versamento di 500 euro da parte di tutti gli immigrati residenti per il rilascio della certificazione di idoneità alloggiativa. La delibera è stata bocciata dal TAR. Ora gli amministratori di Telgate hanno approvato una delibera simile, che abbassa la soglia per l’ottenimento del certificato a 325 euro. Alle critiche emerse dopo l’avvio del progetto, Daniele Belotti, segretario provinciale della Lega Nord, ha risposto: «Ci fa specie l’ipocrisia della sinistra, che si lamenta del degrado ma boicotta iniziative pensate per portare sicurezza e vivibilità». La CGIL ha già annunciato di voler impugnare la delibera. Orazio Amboni ha affermato: «Stiamo già studiando quella delibera con i nostri avvocati e la impugneremo senz’altro. In molti punti è generica e poi non si può includere il lavoro del dipendente comunale, già pagato con le tasse. Ne approfitteremo per proporre misure alternative: Telgate ha una situazione delicata ma i problemi si risolvono con interventi che in Europa si stanno già attuando e che funzionano, non con queste fesserie». Comitati di cittadini hanno organizzato alcune manifestazioni antirazziste a Telgate e Bergamo, mentre la Lega ha annunciato di voler introdurre misure analoghe in altri trenta comuni.: «Non siamo più disposti a vedere il degrado avanzare nei nostri Comuni», ha aggiunto Belotti. «È una delibera razzista? Assolutamente no, è un'iniziativa a difesa del territorio e chi viene penalizzato non è tanto l'immigrato ma chi mette a disposizione l'alloggio agli stranieri facendo speculazioni e alimentando il mercato nero degli affitti. È questa la nostra battaglia, non contro gli stranieri: chiediamo di guardare meno all'ideologia e più alla praticità».

 

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