Il mister nel dopo partita

«Sul 2-1 dovevamo chiuderla» Gasp contento, ma non del tutto

«Sul 2-1 dovevamo chiuderla» Gasp contento, ma non del tutto
Pubblicato:
Aggiornato:

Il 2-2 contro la Juventus lascia un po’ di rammarico perché per qualche minuto l’Atalanta ha accarezzato il sogno di infliggere la prima sconfitta stagionale in campionato alla Juventus. E Gian Piero Gasperini, nonostante tutto, vede il bicchiere mezzo pieno. «Non ho ancora avuto modo di rivedere il dettaglio del 2-2 - esordisce il tecnico nerazzurro -, ma ci sono due aspetti importanti da sottolineare. In primis dobbiamo migliorare sulle situazioni da palla inattiva perché ci stanno facendo perdere qualche punto, ma in seconda istanza devo dire che abbiamo anche fatto il 2-1 da calcio d’angolo. In fase difensiva siamo un tantino più fragili rispetto al passato, ma usciamo comunque soddisfatti per la prestazione fornita».

Del resto il pareggio è arrivato contro una corazzata come la Juventus. «I bianconeri hanno dimostrato di essere uno squadrone - spiega Gasp - e quando prendi gol dopo due minuti corri il rischio di subire imbarcate. Invece siamo stati bravi a ritrovare immediatamente le misure, a costruire gioco e a segnare l’1-1. Poi a un certo punto siamo andati vicinissimi al successo con la Juve rimasta in dieci. Ma eravamo consapevoli che i nostri avversari avevano uomini di statura, abili nel gioco aereo e che in passato avevano già raddrizzato gare come questa. C’è rammarico perché sul 2-1 con l’uomo in più dovevamo chiuderla, ma non siamo riusciti».

Una gara aperta con un’autorete che sembrava fare da preludio a un pomeriggio negativo. «L’episodio iniziale avrebbe potuto creare un po’ di problemi e apprensione. Invece abbiamo disputato un’ottima partita giocando alla pari e anche meglio per alcuni tratti. Siamo andati in vantaggio in maniera non casuale e ci abbiamo provato. Ma questo 2-2 non toglie la soddisfazione di una prova di alto livello contro una rivale molto forte».

 

 

Con le assenze di Toloi, Palomino e de Roon, Gasperini ha puntato su Mancini, Djimsiti e Pasalic, con Castagne a sinistra al posto di Gosens. «A fianco di Remo, Pasalic ha fatto bene, poi la Juve si era messa in maniera diversa e quindi ho fatto queste modifiche. Gomez? Non si è sacrificato, ha giocato da vero centrocampista. Offensivo, ma pur sempre centrocampista. Ha fornito a Zapata il passaggio del gol, si è fatto trovare nel vivo del gioco, ed è stato un punto di riferimento per la squadra contro una Juventus fortissima. Doveva partecipare un po’ anche nella fase difensiva e l’ha fatto. A mio avviso ha fatto la miglior partita in quella posizione e contro una rivale di alto rango. Ora può interpretare bene quel ruolo con qualità e continuità. Gli mancherà qualche gol, ma non sarà un problema». Infine ha sorpreso l’esclusione di Rigoni. «Scelta tecnica - taglia corto Gasperini -. Non è rientrato nei piani tecnici della squadra».

Infine è inevitabile un riferimento al passato, in particolare modo a gare come quelle di Genova o Empoli. «Quelle sono altri tipi di match. A Genova è stata una partita molto strana, mentre a Empoli eravamo avanti. Non è matematico che facendo bene con la Juventus si prendano punti contro tutte le altre. Più che altro abbiamo il rammarico di avere raccolto meno in diversi match in cui abbiamo fornito comunque delle buone prestazioni. Posso dire che dopo diciotto gare abbiamo avuto un rendimento un po’ altalenante, ma sempre molto valido».

Seguici sui nostri canali