I complimenti di Ancelotti

Hanno vinto il Napoli (1-2) e soprattutto i tifosi dell'Atalanta

Hanno vinto il Napoli (1-2) e soprattutto i tifosi dell'Atalanta
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Le parole di Ancelotti ai microfoni di Sky«Devo dire anche, per onestà, che abbiamo giocato in un ambiente bello, con un pubblico molto corretto. E questo sicuramente mi fa molto piacere. Il pubblico di Bergamo ha dato un segno di grande maturità e intelligenza. Questo deve essere il calcio, una festa di sport. Alla fine ci sarà un vincitore e un vinto, ma questa è stata una bellissima serata per tutti, anche per i tifosi dell'Atalanta che saranno sicuramente dispiaciuti, ma hanno visto una squadra che ha dato tutto. Un bel segnale di come devono essere le partite, dentro e fuori dal campo».

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Doveva essere la terza guerra mondiale, con tutti i cronisti delle testate nazionali schierati per raccontare la prima sospensione per razzismo del calcio italiano. Non è successo nulla di tutto questo e la motivazione è semplice: suggestioni e pregiudizi sono una cosa, la realtà tutt’altra. E al termine della partita Ancelotti ai microfoni di Sky ha elogiato il tifo nerazzurro. Sul campo ha vinto il Napoli per 2-1, a decidere un gol di MIlik nel finale dopo che a Ruiz aveva risposto Zapata. Per quanto bruci un risultato di questo tipo, bisogna essere onesti e ammettere che sul campo, per una buona parte dei 90 minuti, si è vista l’unica squadra che finora è riuscita a mettere davvero in difficoltà l’Atalanta.

Ancelotti ha vinto la sfida nel finale cambiando schieramento e inserendo MIlik per Mertens, la Dea ha sbagliato poco nella ripresa, legittimando un pareggio che sarebbe stato molto importante, ma è sfumato sul filo di lana. Senza Ilicic e Toloi la squadra orobica ha comunque tenuto molto bene il campo e non deve assolutamente abbattersi per questo stop: la brutta giornata di Empoli è cancellata, ora bisogna andare a Udine e tornare a fare risultato.

 

 

Tutto confermato in casa Atalanta, al posto di Toloi e Ilicic scendono in campo Mancini e Rigoni con Masiello e Palomino a completare la linea davanti a Berisha. Il centrocampo è lo stesso delle ultime uscite, Hateboer e Gosens ormai si sono presi il posto da titolare sulle corsie, mentre in mezzo tocca a de Roon e Freuler incrociare la strada di Ruiz, Allan e Hamsik. In attacco, Gasperini punta tutto su Zapata e Rigoni, con Gomez a supporto, mentre il recuperato Barrow siede in panchina dopo l’ok dei medici per il problema all’occhio. Nel Napoli, cambio di modulo per Ancelotti che parte con il 3-5-2 schierando il recuperato Albiol insieme a Koulibaly e Maksimovic e mandando in campo tutti i migliori: Hamsik, Allan, Mertens, Callejon e Insigne sono tra i titolari. Serata fredda ma non polare a Bergamo, 19.871 tifosi sugli spalti con una rappresentanza di circa un migliaio di partenopei presenti nel settore ospiti.

 

Pronti, via e il Napoli è già in vantaggio. La squadra di Ancelotti non aveva e non ha bisogno di alcuna campagna di disinformazione e di tensione mediatica per giocare un bel calcio, l’azione che scatena il vantaggio nasce da una bella intuizione di Allan in verticale per Insigne, la posizione è regolare per un errato posizionamento di Hateboer ,con lo stesso olandese che arriva anche tardi sul passaggio del numero 24 per Ruiz e lo spagnolo è libero di insaccare alle spalle di Berisha. Al 9’ l’Atalanta prova a reagire con un calcio d’angolo di Gomez per Mancini ma i nerazzurri paiono in netta difficoltà contro il centrocampo azzurro in superiorità e senza Ilicic a rompere il fraseggio con qualche invenzione.

Al 23’ Insigne colpisce un palo clamoroso solo davanti a Berisha e, anche se il guardalinee segnala una posizione di off-side al Var, se la palla fosse entrata sarebbe stato assegnato il 2-0 al Napoli visto che Gosens teneva in gioco il fantasista del Napoli. Al 27’ Zapata cerca la conclusione da dentro l’area, ma Ospina si oppone e al 33’ il Napoli sfiora ancora il raddoppio con Insigne che scappa a Mancini e conclude da 40 metri non trovando la porta con Berisha in uscita disperata. Nel finale di tempo, gli azzurri legittimano il vantaggio con un paio di azioni da flipper (grandi chiusure di Masiello al 41’ e Palomino al 43’), ma il vantaggio degli ospiti al riposo è meritato.

 

 

A inizio ripresa i nerazzurro sembrano trasformati, al 46’ Zapata mette al centro per Freuler un pallone stupendo, ma la conclusione del numero 11 nerazzurro a colpo sicuro viene deviata da Albiol a due passi da Ospina con la palla che finisce in angolo. Due minuti più tardi (48’) i nerazzurri costruiscono ancora con Zapata e Gomez una bella azione, la palla però finisce sopra la traversa. La Dea è in pressione totale e dopo un bel cross di Gosens su cui Hateboer arriva in ritardo, ecco il meritato gol del pareggio orobico: cross da sinistra con mezza rovesciata di Rigoni, palla ad Hateboer che appoggia per Zapata, bravissimo a insaccare dal cuore dell’area di rigore.

La squadra orobica è in un ottimo momento e riesce a tenere sotto controllo le operazioni: al 65’ bello scambio tra Hateboer e Rigoni con sinistro alto dell’olandese, ma a parte un pallone sporco messo sul fondo da Berisha (67’, conclusione di Insigne) la gara si trascina stancamente fino al’85’ quando viene decisa da una prodezza del neo entrato MIlik: cross di Mario Rui, controllo a seguire del polacco (che è un po’ troppo libero) e sull’uscita di Berisha trova lo spiraglio giusto per il gol decisivo. L’ultimo sussulto della Dea arriva al 92’, Zapata mette in mezzo un bel pallone con Tumminello pronto a colpire da due passi, ma la deviazione di Mario Rui è decisiva e l’ultima occasione per i nerazzurri sfuma. Dopo 4’ minuti di recupero Giacomelli manda tutti sotto la doccia, il 2-1 per il Napoli brucia perché maturato nel finale ma per quanto si è visto, soprattutto nel primo tempo, è giusto dire che l’Atalanta ha poco da recriminare. È stata una bella partita, qualcuno per giorni ha cercato di rovinarla con folli derive razziste ma come sempre è rimasto tutto nei contorni dello sfottò da stadio.

 

 

Le parole di Ancelotti ai microfoni di Sky: «Devo dire anche, per onestà, che abbiamo giocato in un ambiente bello, con un pubblico molto corretto. E questo sicuramente mi fa molto piacere. Il pubblico di Bergamo ha dato un segno di grande maturità e intelligenza. Questo deve essere il calcio, una festa di sport. Alla fine ci sarà un vincitore e un vinto, ma questa è stata una bellissima serata per tutti, anche per i tifosi dell'Atalanta che saranno sicuramente dispiaciuti, ma hanno visto una squadra che ha dato tutto. Un bel segnale di come devono essere le partite, dentro e fuori dal campo».

 

 

Atalanta – Napoli 1-2
Reti: 2’ Ruiz (N), 56’ Zapata (A), 85’ Milik (N)

Atalanta (3-4-1-2): Berisha, Mancini (89’ Tumminello), Palomino, Masiello, Hateboer, de Roon, Freuler, Gosens, Gomez, Rigoni (71’ Valzania), Zapata. All. Gasperini.

Napoli (3-5-2): Ospina, Maksimovic (77’ Hysaj), Albiol, Koulibaly, Mario Rui, Ruiz (77’ Zielinski), Allan, Hamsik, Callejon, Mertens (82’ Milik), Insigne. All. Ancelotti.

Arbitro: Giacomelli di Trieste (Vivenzi e Alassio; Doveri; Irrati e Lo Cicero)

Ammoniti: 14’ Allan (N), 60’ Masiello (A), 79’ Mario Rui (N)

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