L'Eintracht vince ai rigori

Una buona Dea nel Bortolotti Gasp duro: Sportiello si decida

Una buona Dea nel Bortolotti Gasp duro: Sportiello si decida
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Termina con una sconfitta dell’Atalanta ai calci di rigore la XXII edizione del Trofeo Bortolotti. A Bergamo i nerazzurri pareggiano per 2-2 contro l’Eintracht di Francoforte, un’autorete propiziata da Gomez e un gol di Toloi nel finale vengono vanificati dalla doppietta di Meier e nel complesso sono più le luci delle ombre in casa orobica. La manovra è in costante miglioramento, in difesa qualche errore si vede ancora ma il tecnico Gasperini si è detto soddisfatto di quello che ha visto. Nel dopo gara, ai cronisti presenti, l’allenatore orobico ha parlato con estrema chiarezza sia di Sportiello che di Pinilla. Entrambi devono decidere se vogliono o meno rimanere a Bergamo.

 

Prima assoluta da capitano dell’Atalanta per Papu Gomez, Sportiello in campo da titolare nonostante tutte le voci di mercato e Spinazzola preferito a Dramè sull’out mancino. Sono queste le novità di giornata per Gasperini nella formazione di partenza al Bortolotti contro i tedeschi allenati da Kovac. Panchina per Carmona, esordio a Bergamo per Zukanovic in difesa con Masiello e Toloi e Kessie dal primo minuto vicino a Kurtic in una Dea molto vicina a quella che tutti, oggi, immaginano come quella titolare. Negli ospiti, panchina per bomber Seferovic, mentre gioca dall’inizio l’altro ex Fiorentina Ante Rebic.

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L’Atalanta fin dai primi minuti cerca di organizzare la sua manovra con rapidità e senza mai alzare il pallone da terra, al 9’ Paloschi ha la prima buona occasione, ma il destro viene ciabattato sul fondo e al 14’ i nerazzurri passano in vantaggio. Dalla destra Conti taglia al centro un cross velenoso, Gomez è in anticipo e cerca la deviazione sotto porta ma alle sue spalle l’ultimo tocco è di Mascarell e la Dea è in vantaggio. I nerazzurri paiono controllare il match, al 16’ Paloschi libera D’Alessandro solo davanti a Hradecky ma il destro del numero 7 viene intercettato e finisce sul fondo. Occasione colossale.

I nerazzurri continuano a spingere, al 17’ Paloschi ci prova in rovesciata ma la conclusione è debole, mentre al 19’ è sempre il centravanti ad avviare l’azione sulla sinistra per Gomez, cross basso al centro e Kurtic a colpo sicuro mette sul fondo di un soffio. Quando sembrava ormai maturo il raddoppio, arriva il pareggio dei tedeschi: al 27’ Meier insacca, con l’aiuto del palo, un destro da distanza ravvicinata dopo la respinta di Sportiello, ma è la disattenzione di Toloi e Masiello che dovrà essere rivista.

Le squadre si affrontano a visto aperto in un clima bellissimo, al 30’ Spinazzola si rende protagonista di un’azione insistita e appoggia per Toloi che di destro mette sul fondo di pochissimo. Gli ospiti raddoppiano nella seconda occasione creata di tutto il primo tempo con il solito Meier (40’) ma l’errore di posizionamento di Sportiello è abbastanza palese e, per certi versi, difficile da spiegare. Prima del riposo, Gomez costringe alla doppia parata ravvicinata l’ottimo Hradecky (44’) e le squadre vanno al riposo sull’1-2.

 

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Dopo la presentazione al pubblico di Bryan Cabezas, nuovo esterno ecuadoriano a disposizione di Gasperini sbarcato nel pomeriggio in Italia, la formazione nerazzurra torna in campo con gli stessi effettivi del primo tempo e, anche se la spinta cala un po’, a tabellino finiscono solo occasioni atalantine. Al 53’ Zukanovic e Kessie vengono stoppati a pochi passi dal gol, al 64’ Kurtic da due passi si vede contrato in angolo e nel finale (dopo l’ingresso di Dramè per Masiello) Gasperini cambia modulo schierando una sorta di 4-2-3-1 con Gomez alle spalle di Petagna.

Negli ultimi 10 minuti la Dea crea almeno 5 palle gol pulite, al 78’ serve un intervento disperato di Mascarell per fermare Gomez, mentre all’85’ il numero 10 della dea imbecca perfettamente Toloi che in bello stile insacca il 2-2. Prima del fischio finale Carmona chiede un rigore (86’) ma Fabbri dice di no, all’88’ Gomez mette in mezzo per Petagna e Spinazzola che non ci arrivano e all’89’ è sempre lui a cercare Freuler che per un soffio arriva tardi. In pieno recupero, Petagna sceglie il sinistro invece dell’assist per Raimondi e dopo 3 minuti Fabbri manda le squadre ai calci di rigore. Dal dischetto, per la Dea sbagliano Sportiello (che para anche un rigore) e Zukanovic che si ferma sul palo: il trofeo Bortolotti va all’Eintracht, ma la Dea non esce assolutamente ridimensionata anche se in difesa c’è ancora qualcosa da registrare.

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Gasperini nel dopo partita. Al termine della buona prova contro i tedeschi dell’Eintracht, l’allenatore Gasperini ha rilasciato queste dichiarazioni. “Le indicazioni positive sono tante, dal punto di vista delle occasioni create e del gioco che abbiamo sviluppato. Qualcosa da rivedere e da aggiustare c’è sempre, in difesa Zukanovic ha fatto bene e si vede che è un giocatore che per noi sarà molto utile. Modulo cambiato nel finale? La squadra mi segue molto e abbiamo già provato altre volte soluzioni diverse. Le risposte sono positive e creiamo sempre molte occasioni. Cabezas? Vi invito alla presentazione (sorride, ndr), ma parliamo di un giocatore che ha grande velocità e che è arrivato in finale di Copa Libertadores, l’equivalente della nostra Champions League. E’ giovane, speriamo possa crescere in fretta. Abbiamo altre idee per completare la rosa, c’è tempo e lavoriamo per arrivare ai nostri obiettivi ”.

Parlando di Gomez e Sportiello (capitano di giornata il primo, di nuovo titolare il secondo), Gasperini è stato chiarissimo e decisamente netto nelle sue dichiarazioni. “Gomez ha fatto una grande partita, è un giocatore di valore. Sportiello lo sto studiando, devo capire prima di tutto se lui ha voglia di rimanere in una società importante come l’Atalanta. E’ cresciuto qui, se è attratto da sirene particolari e, ad esempio, pensa di andare a fare il secondo a Napoli, significa che qualcosa non va. Vuol dire che non è pronto nemmeno per giocare nell’Atalanta. L’errore sul secondo gol? Può capitare, se avessimo segnato qualche occasione magari sarebbe meno evidente. Il punto non è questo. Il punto è che lui deve avere forte la voglia di rimanere all’Atalanta altrimenti diventa difficile, anche per lui, giocare titolare nell’Atalanta”.

Dopo Leeds, la Dea manca per la seconda volta il successo pur meritando ampiamente di fare bottino pieno. “A Leeds era stata una partita diversa, stasera abbiamo fatto ancora meglio contro una squadra certamente più forte. Nel complesso ho visto due buoni test, ho avuto indicazioni importanti e volevo simulare una partita vera. Ho visto prestazioni importanti, di Toloi ma non solo. Sono soddisfatto, non parlo di titolari oggi, ma di 15-16 giocatori dico che possono ritenersi tali. Magari nel tempo possono diventare 17-18. Anche stasera chi è entrato lo ha fatto molto bene”.

La chiosa di Gasperini è per il cileno Pinilla e anche per lui, come per Sportiello, le parole del tecnico sono fin troppo chiare. “Pinilla si sta allenando da una settimana e lo sta facendo anche bene. Il problema di Pinilla è che si è chiamato fuori lui. Non ho fatto io certe interviste. Adesso dobbiamo vedere cosa vuol fare, se punta a giocare sempre è difficile, perché l’Atalanta ha preso Paloschi. L’ho sempre considerato un ottimo giocatore, con me a Genova collezionò 12 presenze su 16 gare, in generale all’Atalanta deve rimanere chi è contento, felice, soddisfatto e convinto di farlo. Abbiamo bisogno di gente che da il 110% perché dovremo affrontare un campionato molto difficile”.

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Atalanta – Eintracht Francoforte 2-2 (5-6 d.c.r)

Reti: 13’ Aut. Mascarell (E), 27’ e 40’ Meier (E), 85’ Toloi (A)

Atalanta (3-4-3): Sportiello, Masiello (76’ Dramè), Toloi, Zukanovic, Conti (84’ Raimondi), Kessie (62’ Carmona), Kurtic, Spinazzola (88’Djimsiti), D’Alessandro (69’ Freuler), Paloschi (69’ Petagna), Gomez. All. Gasperini

Eintracht Francoforte: Hradecky, Varela, Oczipka, Huszti, Gacinovic (90’ Blum), Meier (80’ Seferovic), Rebic (72’ Castaignos), Abraham, Chandler, Hrgota, Mascarell. All. Kovac

Arbitro: Fabbri di Ravenna (Tasso e Meli)

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