Vittoria italiana al grande slam

Fognini e Bolelli, si fa la storia

Fognini e Bolelli, si fa la storia
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Quando Fognini ha scaraventato la racchetta sul cemento di Melbourne con tutta la violenza degli sconfitti, abbiamo pensato: «Ecco. Ha perso la testa un'altra volta». Ci vuole un attimo per mandare in frantumi i sogni e nel tennis ci vuole anche meno. Fragilità del cristallo a parte, fortuna ha voluto che al suo fianco ci fosse uno come Bolelli. Compassato ma deciso. Deciso ma non vulcanico. Solo una coppia come questa poteva ridare all'Italtennis la gloria di una vittoria in uno Slam. Nel doppio c'erano riusciti Petrangeli e Sirola. Era il '59, una vita fa. Poi il buio. Nel '76 era stato Panatta a conquistare il Roland Garros, e lì erano venuti giù pure gli arcobaleni. Ma quella del duo azzurro agli Australian Open è ossigeno per uno sport che troppo spesso ha illuso le nostre passioni.

Così, 38 anni dopo l'ultimo grande successo, sotto il cielo piovoso dell'Australia ci prendiamo un trionfo che resterà nella storia. Fognini e Bolelli hanno battuto i francesi Herbert e Mahut alla fine di una partita non troppo difficile e mai davvero in discussione. Ma bisognava giocarla, concentrati e decisi. Sul 4-4 però abbiamo tremato. Fognini batte: doppio fallo. Racchetta al diavolo. «Ecco, un'altra volta. Perde la testa e butta tutto all'aria». Macché, Fognini ha imparato a soffrire e a reagire. A dicembre, quando aveva mandato al diavolo l'ennesima partita, Flavia (Pennetta) non gli aveva parlato per un mese. Così impari. E ha imparato, Fabio. Da lì in poi il set è nostro. I francesi giocano bene, giocano per loro stessi e per il popolo. E perché i nostri dovrebbero essere da meno? No, l'Italia c'è. Fognini trova il punto del 6-4 e il primo set è tutto nostro.

Il secondo comincia con una polemica. «Ecco. Stavolta salta tutto». No, invece no. Mahut tocca due volte la palla con la racchetta e il replay dà ragione ai nostri, a Fognini (che è furioso). L'arbitro però non molla e il punto vale l'1-0 per i francesi. «Ecco. Ora salta tutto». La reazione di Bolelli è tenace. Quella di Fognini commovente. E breve i nostri sono ancora avanti. Ma certo pensare di chiudere la partita in breve non è possibile. I francesi tornano sotto, e ancora - anche in questo secondo set - si va sul 4-4. «Ecco, dai, non è possibile: adesso perdiamo». Invece no. Una grande risposta di rovescio di Fognini vale il 15-40. Le sensazioni cambiano. I nostri sono a un passo dal successo. Quando Bolelli serve per il match anche la coscienza cambia ritornello: «È fatta. È fatta». L'Italia è nella storia.

 

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