Icardi non perdona: due errori nostri, due gol suoi
Secondo tempo
Subito un brivido a inizio ripresa per noi dell'Atalanta, con Perisic che se ne va sulla sinistra e mette in mezzo un bel cross, sul quale si avventa Icardi, che di testa però mette solo ptenza e poca precisione: Berisha blocca facile. Tempo altri tre minuti e, su una punizione dal lato destro del campo battuta da Candreva, Icardi, completamente dimenticato dalla retroguardia atalantina, punisce di testa Berisha. Pessimo avvio di ripresa dei nostri. Gasperini tenta di cambiare qualcosa inserendo al 54' Petagna per un inconsistente Ilicic. L'Atalanta reagisce al 58' proprio con Petagna che affonda a destra e mette la palla indietro per il Papu, che però calcia alle stelle da ottima posizione. Gol sbagliato, gol subito: nell'azione successiva Kurtic perde palla a centrocampo, D'Ambrosio si invola a destra e mette l'ennesimo cross per Icardi, che è bravissimo ad anticipare di netto Toloi e segnare il 2-0. Gasperini comprensibilmente non contento dei suoi e al 67' cerca di dare vivacità offensiva togliendo un opaco Gomez e inserendo Orsolini. La squadra reagisce e alza il ritmo, trovando una buona occasione al 69' con Petagna, che prova a incunearsi in area ma viene chiuso all'ultimo da una buona uscita di Handanovic. Gasperini si gioca l'ultimo cambio al 76', togliendo Toloi, che ha responsabilità su entrambi i gol di Icardi, e mettendo Haas al suo posto, passando così a una difesa a quattro. All'83' ci prova de Roon da fuori, ma il suo destro in corsa è di poco alto. Uno de i migliori l'olandese stasera comunque. Il finale di partita non regala altre emozioni e, dopo quattro minuti di recupero, Fabbri fischia la fine della sfida. L'Atalanta ha pagato care due disattenzioni difensive purtroppo. Ora testa e cuore a Liverpool, ci sono i sedicesimi di finale di Europa League da conquistare.
Primo tempo
Dopo una prima fase di tempo combattuta soprattutto sulla linea mediana, la prima occasione arriva al 16', con Hateboer ben pescato sulla destra che penestra in area e tenta il diagonale sul palo lontano: Handanovc si allunga e para in due tempi. A quel punto l'Inter si sveglia, cresce e al 25' ha la grande occasione con Icardi: Miranda offre il pallone in verticale per Borja Valerio, che è intelligentissimo a sfiorare soltanto il pallone con il tacco in avanti per il 9 nerazzurro, che vince l'uno contro uno a spportellate con Palomino e tira. Berisha è bravissimo a ipnotizzare Icardi e fermare la sfera in due tempi. Poco dopo è ancor al Icardi a sfiorare di testa un bel cross di Candreva, ma non mira lo specchio. Dopo questa sfuriata interista, l'Atalanta si ricompatta, con un ottimo de Roon a fare filtro in mezzo, e la partita torna sui binari dell'equilibrio. Al 39' è ancora Icardi l'uomo più pericoloso, con Candreva che crossa poco dopo la trequarti e il capitano dell'Inter che sfiora solo. Icardi, però, protesta per una presunta trattenuta di Toloi, non rilevata dall'arbitro Fabbri. Il primo tempo finisce sei minuti dopo, senza altre emozioni. Una bella partita nel complesso, combattuta. All'Atalanta, se proprio vogliamo Criticare qualc, manca un po' di peso offensivo.
Formazioni
Una partita per ripartire, senza pensare alla trasferta di Liverpool di giovedì. L'Atalanta di Gasperini è ospite dell'Inter di Spalletti in una trasferta dall'alto tasso di difficoltà e il tecnico piemontese mischia le carte in tavola giocando senza una vera prima punta e schierando il Papu centravanti. Ma ecco le formazioni ufficiali.
Inter (4-2-3-1): Handanovic; D'Ambrosio, Skriniar, Miranda, Santon; Gagliardini, Vecino; Candrva, Borja Valero, Perisic; Icardi. All.: Spalletti.
Atalanta (3-4-2-1): Berisha; Toloi, Palomino, Masiello; Hateboer, Cristante, de Roon, Castagne; Ilicic, Kurtic; Gomez. All.: Gasperini.
Confernza di Gasperini
di Fabio Gennari
Sereno e deciso, con l’Inter nel mirino e l’Everton nella testa per una settimana che in pochi giorni regalerà due grandi sfide con la possibilità di centrare il primo obiettivo stagionale, ovvero la qualificazione matematica ai sedicesimi di Europa League. Alla vigilia della gara contro la squadra di Spalletti, il tecnico atalantino Gasperini ha parlato in conferenza stampa regalando alcuni pensieri molto interessanti sul futuro prossimo della Dea.
Pensiero stupendo: Everton. «In questo momento il pensiero di tutti è anche e soprattutto rivolto alla gara di giovedì prossimo contro l’Everton. Verranno in tantissimi, l’ambiente è entusiasta e abbiamo la possibilità di chiudere anche dal punto di vista aritmetico i conti per il primo momento chiave della stagione. Prima però c’è la gara contro l’Inter, sarà un impegno molto importante e abbiamo avuto un paio di settimane di lavoro e ci siamo preparati al meglio per un periodo che sarà denso di impegni. In campionato andiamo avanti una gara per volta ma è normale che in questo momento la vicinanza dell’obiettivo passaggio del turno contro l’Everton sia nella testa di tutti».
L’Inter di Spalletti. «La squadra milanese è una compagine molto forte, lo dissi anche l’anno scorso e sono convinto che il gruppo avrebbe potuto fare molto meglio. Non bisogna stupirsi di come stanno andando adesso ma, casomai, di come nel campionato scorso sono rimasti indietro. Spalletti è un tecnico molto bravo, non devo certamente elencare io tutti i suoi meriti, ma è innegabile che oggi l’Inter sia una realtà importante del nostro campionato con davvero tanti giocatori di livello. In attacco ci sono elementi di grande spessore, la compattezza è un altro segno distintivo dell’Inter e in questo inizio di stagione i risultati sono ottimi».
Il 7-1 è stato una svolta. «L’ho già detto altre volte, credo che quel grande schiaffo subito a Milano abbia rappresentato una vera e propria svolta della nostra stagione. Ci sono state altre partite, soprattutto vittorie, che in certe fasi del campionato hanno segnato il nostro percorso, ma in quel caso il cambio di rotta è arrivato con una sconfitta molto pesante. L’obiettivo è ovviamente quello di fare meglio. Non ho ricordato ai giocatori quanto successo l’anno scorso perché abbiamo pensato solo ad allenarci al meglio, ma a distanza di tempo sono convinto che quella sconfitta abbia avuto effetti molto importanti».
Caldara acciaccato e le assenze. «Abbiamo alcune situazioni da valutare. Spinazzola è andato in Nazionale ed è tornato con un guaio muscolare: non è fortunato, l’altra volta ebbe il problema alla caviglia e stavolta al muscolo. Freuler è squalificato e poi c’è Caldara da valutare: tutti gli esami sono negativi ma dobbiamo provare sul campo nella rifinitura per capire se è a posto visto che da un paio di giorni non sta bene. Le assenze sono importanti ma di certo giocheremo in undici... Freuler è un elemento di livello che ha sempre giocato ma c’è la squalifica e quindi sarà più riposato per giovedì».
Gomez, Ilicic, Cornelius. «Ilicic si è allenato regolarmente a Zingonia con noi, in tutto eravamo tredici, quattordici e sono soddisfatto di come ci siamo mossi. Il Papu e Cornelius avevano qualche problema prima delle partite con Argentina e Danimarca, tutti e due sono andati in campo per uno spezzone e sono rientrati senza problemi. In gruppo c’è anche Schmidt, abbiamo un po’ di cose da verificare anche pensando al doppio impegno e tutto si deciderà nella rifinitura».
Poca fiducia per la Nazionale. «È qualcosa di molto difficile da accettare, in questo momento sento tante parole e forse è meglio stare zitti. Spero che in futuro ci sia una svolta come dopo il nostro 7-1, ma per la verità non sono molto fiducioso, anche se non penso manchi la qualità di giocatori e allenatori. È tutto l’insieme che ha problemi, stampa compresa. L’Atalanta come modello? Siamo virtuosi e rappresentiamo qualcosa che spero duri nel tempo ma alla Nazionale servono tantissimo anche i grandi club».