Dagli anni ’50 un punto di riferimento

Capolinea per il mitico Capolinea 65 Addio alla certezza di tanti bikers

Capolinea per il mitico Capolinea 65 Addio alla certezza di tanti bikers
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Per chi saliva e scendeva dalla Val Brembana era una sicurezza, con le moto luccicanti parcheggiate fuori, e con l’insegna della Paulaner, la mitica birra dell’Oktoberfest, promessa di purezza tedesca, refrigerio e divertimento, passata indenne anche ai cambi di gestione. Il Capolinea 65, coi suoi solidi tavoloni in legno, posto sulla sinistra della carreggiata in un punto in cui la strada è in leggera discesa (all’incrocio tra via Faustina e la Strada al Mulino) per chi viene da Bergamo, ha chiuso i battenti lo scorso 10 giugno. Ora la struttura rustica è tristemente vuota, in attesa che i progetti del proprietario prendano forma. Restano solo alcuni adesivi che inneggiano all’Atalanta, perché la passione per la Dea era parte integrante della buona fama dell’attività.

 

 

Al titolare Matteo Riceputi non è stato rinnovato il contratto d’affitto. Un peccato per un bar che esiste dagli anni ’50: era famoso per le angurie fresche che placavano la sete estiva negli anni del boom economico. Un business che ha perso presa più o meno dieci anni fa quando i supermercati, aperti anche di domenica, hanno cominciato a proporre comode fette monouso, già incellofanate, come alternativa da passeggio all’anguria intera. Oggi siamo addirittura alle vaschette con i cocomeri già tagliati in cubetti (e forchettina di plastica inclusa, come per le insalate da pausa pranzo).

 

 

Riceputi, trentanovenne di Ponteranica, ha preso in gestione il locale da quando ne aveva solo ventisette. Il suo percorso professionale è partito proprio lì, al confine tra Bergamo a Ponteranica (ma secondo i mappali catastali siamo sul territorio del capoluogo), a ridosso del Parco dei Colli. Prima bevendo le ottime pils del posto, chiacchierando amabilmente seduto ai tavolini e al bancone, con le labbra baciate dalla...

 

Per leggere l’articolo completo rimandiamo a pagina 7 del BergamoPost cartaceo, in edicola fino a giovedì 4 luglio. In versione digitale, qui.

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