Lettera aperta

«Qualcuno sta strumentalizzando la morte di Luigi. Siamo indignati»

«Qualcuno sta strumentalizzando la morte di Luigi. Siamo indignati»
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Pubblichiamo la lettera aperta del Consiglio di Istituto del “Valle Seriana” di Gazzaniga sul tragico incidente del 24 settembre 2018.

 

 

A seguito dell’incidente tra due autobus della ditta Sab scontratisi all’interno della stazione delle autolinee di Gazzaniga alle ore 13,05 del 24 settembre 2018, un ragazzo di 14 anni, Luigi Zanoletti, ha perso la vita e altri due coetanei, Simone Bigoni e Paolo Marzupio, hanno riportato gravissime lesioni. A due settimane di distanza, a dominare la scena sono ancora e soprattutto il dolore e lo strazio per la giovane vita di Luigi, spezzata in modo così assurdo e incredibile in questo incidente stradale di cui si cerca tuttora di comprendere con esattezza la dinamica e le gravi responsabilità. Ma al nostro dolore si aggiunge l’amarezza, l’indignazione e la rabbia per l’inaccettabile strumentalizzazione, da parte di qualcuno, che in più sedi e occasioni si è fatta di questo tragico evento.

Per questo il Consiglio d’Istituto del “Valle Seriana” di Gazzaniga, nella seduta odierna, ha deciso di scrivere questa “lettera aperta” come determinata e indignata presa di posizione, per riportare quanto avvenuto nella sua giusta dimensione, ponendo l’attenzione sul vero problema che riguarda tutti gli istituti della Valle (non solo Gazzaniga), cioè la gestione difficoltosa del trasporto studentesco che dovrebbe essere al servizio dell’utenza e che invece purtroppo, da anni, si rivela mal gestito e inefficace. Il nostro istituto ha ripetutamente e puntualmente segnalato le difficoltà evidenziate dalle famiglie e dagli studenti di fronte a un servizio che sembra non tener conto delle reali esigenze e dei concreti flussi degli stessi sul territorio. Inoltre, da anni, sosteniamo come soci fondatori il progetto del prolungamento della linea Teb fino a Vertova, che consentirebbe di alleggerire notevolmente il trasporto stradale su gomma. Questa situazione disagiata del trasporto degli studenti verso gli istituti in tutta la Provincia è da anni sotto gli occhi di tutti e, nonostante le denunce e le richieste, nulla si è fatto per porvi rimedio.

Per questo siamo sdegnati di fronte alle gratuite e pretestuose strumentalizzazioni che sono state fatte di questo tragico evento e che cercano di spostare l’attenzione su false problematiche per avere un qualche tornaconto locale che possa sanare altre situazioni scolastiche ormai in crisi da diversi anni. L’errore umano, il sistema di trasporti inadeguato, queste sono le cause della morte di Luigi, ma ora emerge che invece...

 

Per leggere l’articolo completo rimandiamo a pagina 11 di BergamoPost cartaceo, in edicola fino a giovedì 18 ottobre. In versione digitale, qui.

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