Ferito al braccio e al costato con un coltello da cucina, un 21enne è riuscito a sfuggire all’aggressore calandosi dal balcone di casa. È quello che è successo lo scorso 18 novembre a Oneta, come hanno riportato i carabinieri di Clusone intervenuti per mettere in salvo il ragazzo.
Cosa è successo
Tenta di uccidere il suo ospite dopo un litigio domestico e poi si barrica in casa. È finita con un arresto in flagranza l’affollata e drammatica serata a Oneta, dove gli agenti di Clusone hanno bloccato un 49enne di origine marocchina, già noto alle forze dell’ordine, ritenuto responsabile dell’accoltellamento di un connazionale di 21 anni.
Un litigio per “futili motivi”
Il giovane era stato invitato a casa del 49enne, come ospite, ma la serata ha preso una brutta piega. Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, i due uomini – dopo qualche bicchiere di troppo -, avrebbero discusso per futili motivi nella tarda serata del 18 novembre. Il giovane, un operaio 21enne con precedenti di polizia, stava trascorrendo la notte proprio nell’abitazione dell’aggressore quando, verso le 22, la tensione sarebbe esplosa a causa dell’atteggiamento violento del padrone di casa, «determinato da abuso di alcolici», come raccontano i carabinieri.
A quel punto, il ragazzo avrebbe tentato di lasciare l’appartamento, ma sarebbe stato prima minacciato e poi colpito con un coltello da cucina al braccio e al costato. Ferito e sanguinante, è riuscito a salvarsi calandosi dal balcone e chiamando i soccorsi al 112.
Barricato in casa
L’allarme ha mobilitato in pochi minuti diverse pattuglie dei carabinieri di Clusone. Il Nucleo Radiomobile ha raggiunto l’abitazione cinturando l’area, per garantire l’accesso dei sanitari del 118 in sicurezza. Nel frattempo, il presunto aggressore si era barricato in casa, rifiutando di aprire agli agenti.
Dopo alcuni vani tentativi di mediazione, è stata decisiva una squadra dei vigili del fuoco, che ha forzato la porta per consentire l’ingresso dei militari. Il 49enne è stato bloccato e, durante l’ispezione, sotto un letto è stato ritrovato il coltello da cucina intriso ancora del sangue del 21enne.
La vittima in ospedale, l’indagato in carcere
Il giovane è stato trasportato in prognosi riservata all’ospedale di Piario. Il pm di turno alla Procura di Bergamo , invece, ha disposto l’associazione in carcere dell’indagato, in attesa dell’udienza di convalida.
Nei confronti dell’indagato, precisano dall’Arma di Bergamo, sussiste la presunzione di non colpevolezza sino all’eventuale condanna definitiva.