A Bergamo 11313 positivi, 22 in più. Il vicepresidente Sala: «Al lavoro per la fase 2»
I numeri del contagio forniti oggi (giovedì 30 aprile) da Regione Lombardia consentono di guardare al futuro con ottimismo. Sia nelle singole provincie che su tutto il territorio regionale, infatti, si registra un'ulteriore frenata del contagio. Nella Bergamasca si registrano solo 22 nuovi casi accertati, in deciso calo rispetto a ieri, quando se ne erano verificati 95. Complessivamente, sono 11313 le persone affette dal Covid-19 in provincia.
Complessivamente, i casi in Lombardia salgono a quota 75732, con 598 nuovi contagi a fronte di 11048 tamponi eseguiti (ieri ne erano stati processati 14472 per un totale di 786 positivi). «I numeri mostrano chiaramente che l'infezione sta calando - sottolinea il vicepresidente Fabrizio Sala -. Come ha confermato anche l'Istituto superiore di sanità il valore R0 è ormai inferiore all'1 in tutte le regioni italiane. Ci conforta vedere che ci apprestiamo a scendere sotto la quota di 600 posti letto occupati nelle terapie intensive».
Si conferma infatti il trend in calo delle ultime settimane anche per quanto riguarda i numeri sui pazienti ricoverati, arrivati a 6834 persone (286 in meno rispetto a ieri). Diminuisce anche il numero di ricoveri in terapia intensiva: ad oggi sono 605 i degenti in rianimazione, 29 in meno rispetto a ieri. Cala, per il secondo giorno consecutivo, anche il numero di decessi giornalieri. Il bilancio delle vittime è di 13772 persone, con 93 morti nelle ultime 24 ore (ieri erano state 104 le vittime).
Regione ha fatto sapere di essere al lavoro per stendere un'ordinanza in vista della prossima riapertura del 4 maggio. Le regioni possono infatti adottare provvedimenti maggiormente restrittivi rispetto alle decisioni dell'Esecutivo. «Manterremo in vigore l'obbligo di coprirsi il volto quando si esce di casa - conclude il vicepresidente -. Dobbiamo definire ancora alcuni piccoli dettagli ma la nostra intenzione è di ricalcare il più possibile il provvedimento del Governo».