l'iniziativa

A Bergamo chi ha vissuto la strada aiuterà chi ci vive ancora: nasce “Geografie solidali”

Un nuovo modello per aiutare senza dimora, migranti e persone fragili. Ben 525 mila euro contro la marginalità in città e provincia

A Bergamo chi ha vissuto la strada aiuterà chi ci vive ancora: nasce “Geografie solidali”

È nato “Geografie solidali”, il progetto da 525 mila euro per contrastare la grave emarginazione nel territorio bergamasco. L’iniziativa coinvolge non solo il capoluogo, ma anche centri intermedi e aree periferiche della provincia.

Il progetto è promosso dalla Fondazione Diakonia (Caritas Bergamasca) insieme alla Fondazione della Comunità Bergamasca, con una rete di Ambiti territoriali, Comune di Bergamo e oltre dieci enti del Terzo Settore.

Risorse e interventi

Le risorse – vale a dire i 325 mila euro dalla Fondazione della Comunità Bergamasca e i 200 mila dalla Fondazione Diakonia – andranno principalmente al potenziamento di servizi residenziali come dormitori e spazi di accoglienza, oltre a interventi territoriali diffusi in provincia.

In città verranno consolidati Dormitorio Galgario, Casa Accoglienza Il Mantello per donne e il progetto Terre di Mezzo per interventi in strada. Nella provincia, l’azione si sviluppa su tre macroaree (Bergamo Ovest, Est e Papa Giovanni) con spazi diurni ed équipe educative stabili.

Educatori in stazione

La novità principale è l’introduzione della peer education nell’area della Stazione ferroviaria. Tra loro ci saranno anche persone con esperienze analoghe a quelle dei beneficiari, provenienti da Maghreb, Africa Sub-sahariana ed Europa orientale, che opereranno come ponti tra le persone e i servizi, trasformando l’approccio assistenzialista in un processo basato su ascolto e autodeterminazione.

Don Roberto Trussardi

«Oggi presentiamo un’alleanza trasversale: un insieme di realtà che hanno scelto di lavorare insieme, nella convinzione che nessuna organizzazione, da sola, possa rispondere alla complessità della grave marginalità» spiega Osvaldo Ranica, presidente della Fondazione della Comunità Bergamasca.

Don Roberto Trussardi, direttore di Caritas Bergamo, aggiunge: «Ancora una volta Bergamo si conferma un capoluogo solidale, capace di farsi carico, insieme, delle persone più povere ed emarginate».