A Bergamo si potenziano le Usca: 24 in azione entro fine anno, una ogni 50mila abitanti
Le Unità Speciali di Continuità Assistenziale hanno eseguito 1.407 prestazioni solo a ottobre. Potranno eseguire visite mediche a domicilio dei pazienti Covid (positivi o sospetti) e occuparsi del telemonitoraggio. Aiuteranno anche con le vaccinazioni e l'esecuzione dei tamponi
A Bergamo tornano in azione le Usca, le Unità Speciali di Continuità Assistenziale. La strada è tracciata: entro dicembre ne verranno attivate 18, che saliranno fino a diventare 24 entro la fine dell’anno in modo tale da raggiungere il rapporto di una Usca ogni 50 mila abitanti. Una crescita resa possibile grazie all’adesione di un gran numero di giovani medici al bando promosso dall’Ats di Bergamo.
Le Usca sono un servizio attivato dal medico di medicina generale per i pazienti Covid confermati o sospetti che hanno precise caratteristiche e potranno effettuare visite mediche domiciliari o attivare kit per il telemonitoraggio costante dei parametri vitali attraverso la consegna dei dispositivi necessari. «Attualmente abbiamo operative 12 Usca con postazioni distribuite ad Albino, Grumello, Lovere, Gromo, Bonate, Treviglio, Calusco, Caravaggio, Bergamo, Zogno, Sant’Omobono e in alta Valle Brembana - spiega il dottor Marco Cremaschini, del dipartimento di Cure primarie di Ats -. Al momento il servizio è attivo dalle 9 alle 15, ma da dicembre resterà in funzione dalle 9 alle 19. Dalle rilevazioni di ottobre le Usca hanno effettuato 213 visite mediche e 478 tamponi domiciliari».
Nei casi di emergenza legati alla carenza di medici di famiglia sul territorio, le Usca sono intervenute anche per garantire l’assistenza primaria, effettuando centinaia di visite ambulatoriali e gestendo numerosi casi telefonicamente. Complessivamente, il servizio ha registrato 1.407 prestazioni nel solo mese di ottobre. L’attività delle Usca è in espansione non solo dal punto di vista numerico, ma anche in termini di possibilità di intervento. È infatti già stata avviata la collaborazione con gli infermieri di famiglia messi a disposizione dall’Asst Papa Giovanni XXIII per effettuare prestazioni infermieristiche e gestire l’isolamento domiciliare dei pazienti.
Inoltre le Usca collaboreranno sia nella somministrazione dei vaccini antinfluenzali, sia nell’ambito dell’attività di esecuzione di tamponi in specifici punti individuati dalle Asst. A partire dalla prossima settimana il servizio avrà in dotazione anche i tamponi antigenici rapidi, in grado di fornire un esito di positività al Covid nel giro di 15-20 minuti, da effettuare per pazienti sintomatici al domicilio. Infine, nelle Unità verranno inclusi a breve anche assistenti sociali per la valutazione di problematiche specifiche che necessitano dell’integrazione delle prestazioni mediche con i servizi sociali comunali. Il servizio sarà avviato inizialmente sul Distretto di Bergamo e progressivamente esteso in tutta la provincia.