A Cividate è stata fatta tabula rasa del boschetto dello spaccio dietro la stazione
Il primo cittadino ha disposto tramite ordinanza lo sfoltimento dell'area. E ha raccontato dell'incontro con un tossicodipendente...
Continua la campagna di contrasto allo spaccio alla delinquenza dilagante nella zona della stazione ferroviaria di Cividate: dopo infatti il blitz dei carabinieri della scorsa settimana, è stato il sindaco di Cividate, Gianni Forlani, che attraverso un'ordinanza ha fatto tabula rasa del boschetto dello spaccio. A riportare la vicenda è PrimaTreviglio.
Eliminato il boschetto
«In accordo con Rfi, proprietaria dell’area boschiva, e con i carabinieri ho emesso un’ordinanza urgente, per provvedere a sfoltire il bosco utilizzato negli ultimi mesi con accampamenti e tende - ha detto il sindaco -. Ciò si è reso necessario per favorire l’intervento delle forze di polizia e in questo modo, migliorata la visibilità, si son fermate le persone che in quella zona erano anche armate. Erano mesi che i carabinieri di Martinengo, Chiari, Treviglio e Milano stavano seguendo i movimenti di questi gruppi con indagini riservate, di cui neppure il sindaco era a conoscenza nei dettagli».
All'ordinanza è seguito l'intervento di disboscamento, che di fatto ha consegnato al paese un’area pulita, senza nascondigli naturali, che nel recente passato sono stati utilizzati dagli spacciatori per sottrarsi ai controlli. Il primo cittadino è poi intervenuto pubblicamente sulla situazione della stazione, dopo che a Pasquetta si era verificata una sparatoria tra bande rivali per il controllo della piazza di spaccio.
«In questo momento, l’area è pulita e cercheremo di mantenere la zona visibile anche per il futuro. Nel contempo proseguono i lavori di Rfi per realizzare la seconda parte della ciclabile e installare poi le telecamere su tutta la zona».
L'incontro con un cliente dei pusher
Il sindaco di Cividate, che ha partecipato attivamente ai controlli, ha inoltre raccontato un episodio di cui è stato testimone, che l’ha portato a esprimere un suo personale giudizio sul fenomeno diffuso di spaccio di droga sul territorio.
«Durante uno dei controlli che ho effettuato negli ultimi giorni, ho incontrato un tossicodipendente italiano con cui mi sono soffermato a lungo, chiedendogli anche di non sostare in quell’area - ha detto il sindaco -. Alla fine la domanda è stata: "ma allora adesso dove andremo a prendere la roba?”. Purtroppo questo fenomeno dello spaccio non si fermerà mai fino a quando ci saranno i consumatori. Invito tutti i cittadini a fare il possibile per prevenire con interventi educativi sui giovani e non solo per evitare che il consumo aumenti».
Forlani ha poi precisato che gli addetti all’ordine pubblico sono i carabinieri e la Polizia di Stato, mentre quella locale ha unicamente un ruolo ausiliario, come per la vigilanza notturna. «Le indagini sono seguite dagli incaricati e non si possono divulgare fino alla conclusione».
Ha ragione poverino...dove andrà a prendere la roba? ..buuuuuu....buuuuuu....