A Gandino scuola primaria in gabbia, oltre 600mila euro per tetto e facciate
Massiccio intervento sul complesso scolastico edificato negli anni '30, nuovo tetto di conifera e facciate a nuovo. Lezioni regolari, per gli studenti un tunnel di accesso
di Giambattista Gherardi
Un intervento strutturale particolarmente impegnativo, necessario ed urgente, che vede letteralmente ingabbiato lo storico edificio costruito negli anni ’30. E’ stato aperto in queste settimane a Gandino il cantiere per la ristrutturazione del tetto (con nuova orditura e manto) e la risistemazione delle facciate delle Scuole Elementari di via Cesare Battisti. L’edificio fa parte del “tessuto urbano consolidato” a ridosso del borgo storico. Non è per questo soggetto a particolari vincoli, ma risalendo a più di settant’anni fa è comunque un bene soggetto a vincolo monumentale e tutela archeologica, con parere (positivo) della Soprintendenza dei Beni Culturali. Il progetto di ristrutturazione articola gli interventi necessari a ristabilire la sicurezza strutturale degli elementi lignei (costituenti la copertura) e a ripristinare la finitura delle facciate e degli elementi lapidei ornamentali. L’orditura del tetto era stata realizzata con legname non pregiato (abete), ora si procederà con elementi in legno massiccio di conifera. I rilievi condotti già nel 2015, avevano evidenziato ampie aree del manto di copertura caratterizzate da ammaloramenti dell’assito e infiltrazioni d’acqua, uniti ad un comprensibile degrado biologico.
Il complesso delle Scuole elementari è lungo più di 65 metri ed ha una profondità di 11,5 metri. Propone due piani fuori terra più un piano seminterrato. L’edificio termina con un aggetto sagomato, ad imitazione del coronamento dei vari ordini della monumentale Basilica di S. Maria Assunta e del palazzo seicentesco dei Giovanelli. Un documento fotografico d’epoca segnala come in origine la recinzione delle scuole fosse metallica, poi rimossa per essere fusa a scopo bellico e sostituita sin dagli anni ’40 da quella attuale in graniglia.
I costi complessivi dell’intervento ammontano a 675.000 euro, di cui 350.000 garantiti da un contributo di Regione Lombardia nell’ambito dei fondi di rilancio legati all’emergenza Covid 19. Per 255.000 euro il Comune di Gandino ha acceso un nuovo mutuo, mentre per 70.000 verrà utilizzato l’avanzo di amministrazione disponibile.
I lavori sono stati affidati all’impresa Turani Costruzioni Edili srl di Telgate. L’apertura del cantiere non interferisce con le attività scolastiche, che pur con tutte le prescrizioni relative all’emergenza Covid 19 proseguono regolarmente. I ponteggi hanno ingabbiato l’intero palazzo durante le festività natalizie e nel cortile di via Cesare Battisti è stato creato un tunnel protetto pe l’accesso degli studenti. Sul lato opposto è stato necessariamente limitato l’accesso da via San Giovanni Bosco, con una parte di posti auto del parcheggio mantenuti sul lato opposto, verso viale Rimembranze. L’area negli ultimi anni l’area era già stata oggetto di importanti interventi urbanistici, con l’abbattimento della piccola palestra in disuso e la creazione della rampa di uscita verso viale Rimembranze. Da rilevare che nelle ultime settimane, sempre all’interno del complesso delle scuole, il Civico Corpo Musicale di Gandino ha ampliato la propria sede con annessa sala prove, ricavando grazie alla concessione di ulteriori spazi anche aule dedicate per i corsi di musica. I lavori, seguiti direttamente dai componenti del gruppo guidato dal presidente Andrea Rudelli, sono stati sostenuti dal Comune con un contributo di 16.000 euro.