Mille sanzioni emesse

A Romano nuovo incubo per gli automobilisti: il semaforo sulla Soncinese (con polemica)

Installato a luglio, ha una media di venti multe al giorno per non rispetto del semaforo rosso. Ma la Lega non ci sta

A Romano nuovo incubo per gli automobilisti: il semaforo sulla Soncinese (con polemica)
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Una pioggia di sanzioni sta colpendo gli automobilisti della Bassa che, in barba allo stop regolato dal semaforo, hanno attraversato l’incrocio tra la ex statale Soncinese e via Privata Isonzo a Romano quando la luce rossa era accesa. A raccontarlo sono i colleghi di PrimaTreviglio.

A immortalare gli automobilisti ci hanno pensato le telecamere di sicurezza installate all’incrocio e accese il primo luglio. Una media di venti sanzioni al giorno, ognuna di 167 euro (oltre alla decurtazione di sei punti della patente), per un totale, ancora teorico, di oltre 195mila euro. E alla seconda sanzione scatta anche il ritiro della patente.

«Purtroppo il nuovo strumento di controllo, la telecamera, ha confermato i nostri timori, che all’incrocio sulla ex Soncinese il comportamento indisciplinato degli automobilisti fosse la causa dei numerosi incidenti che si sono verificati in passato – ha detto Arcangelo di Nardo, comandante della Polizia locale di Romano –. I numeri delle infrazioni confermano che una delle regole fondamentali del Codice della Strada, fermarsi con il rosso all’incrocio, non viene rispettato, mettendo in serio pericolo tutti quanti in quel momento stanno attraversando l’intersezione, dai pedoni agli altri automobilisti».

La pioggia di sanzioni ha però fatto esplodere la polemica sui social. Tante sono le accuse rivolte alle istituzioni, in primis quello di aver installato un limitatore di velocità che fa scattare il rosso e la sanzione, poi di aver sanzionato automobilisti che si trovano in mezzo all’incrocio con luce rossa in attesa di svoltare a sinistra per via Privata Isonzo, accuse però puntualmente smentite. «Gli automobilisti sanzionati sono stati multati perché hanno attraversato l’incrocio con il rosso - ha detto il comandante –. I filmati sono stati visionati prima di emettere la sanzione. Altrimenti ora la media sarebbe di 50 multe al giorno».

Ma la polemica ha acceso anche il dibattito politico. A lamentarsi per le sanzioni è stato anche Pierluigi Rossi, consigliere comunale della Lega, che attraverso il suo profilo Facebook ha espresso tutto il suo disappunto: «Chi paga nel male o nel bene son sempre i romanesi a dispetto di tutto. Allora per essere coerenti chiudiamo la ex Soncinese ai Tir che scorrono ogni giorno sulla strada diventata comunale, multiamo tutti i ciclisti senza catarifrangente provenienti dalle logistiche limitrofe, che tutte le sere vengono nel dormitorio romanese e infestano i cestini di immondizia che i romanesi ancora pagano, perché qui vogliamo i servizi ma non le logistiche. Non ci siamo proprio. Una città che doveva essere il caposaldo della Bassa orientale sta diventando sempre più un dormitorio, una città di passaggio e soprattutto una città vecchia».

«Trovo assurdo che di fronte all’evidenza si cerchi di giustificare il mancato rispetto del Codice della Strada – ha replicato secco il sindaco Sebastian Nicoli –, infrazioni che oltretutto ogni giorno mettono in pericolo la sicurezza e l’incolumità degli altri automobilisti o pedoni che attraversano l’incrocio».

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