Bella Atalanta, a tanto così da fare lo scalpo al Diavolo
A tanto così da giocare un brutto scherzo al Milan, interrompere la sua striscia positiva di 3 vittorie consecutive e tornare a far sognare Bergamo. L'Atalanta torna da Milano con un incredibile 0-0 contro i rossoneri di Mihajlovic, e visto come si è sviluppata la gara sono i nerazzurri a recriminare. Pochissimi rischi corsi e almeno quattro nitide palle gol costruite nella ripresa, che lasciano un grande amaro nella bocca degli atalantini.
La classifica. I punti come quello conquistato contro il Milan forse, a fine stagione, saranno ricordati come una bella impresa. Ma appena dopo il fischio finale è molto più forte la sensazione dell’occasione mancata piuttosto che la felicità per la classifica. Che appare comunque soddisfacente coi suoi 18 punti in 12 giornate e con le trasferte di Milano (entrambe), Torino (Juventus) e Firenze già superate.
Le sorprese di Reja. Un paio di sorprese importanti nell’Atalanta alla lettura delle formazioni. Il tecnico goriziano ripesca Raimondi come terzino destro e gli affida la fascia da capitano, al centro sceglie Toloi e non Stendardo con Paletta e Dramé a completare la linea davanti a Sportiello. In mezzo al campo Grassi torna titolare con de Roon, grande occasione per Cigarini che dopo la gara vinta con il Carpi nel giorno del compleanno orobico torna a respirare l’aria del campo. In attacco, Pinilla è il centravanti con Moralez e Gomez ai lati pronti a giocare uno contro uno con i difensori rossoneri.
Il tridente rossonero. Nel 4-3-3 del Milan spazio in attacco a Niang con Bacca e Cerci, per il resto Mihajlovic copre le assenze di Bertolacci e Bonaventura inserendo Poli e confermando il recupero di Montolivo che agisce nel cuore del gioco milanista. Davanti al sedicenne Donnarumma, è Mexes a fare coppia con Romagnoli mentre gli esterni sono De Sciglio e Antonelli. Il settore ospiti (terzo anello verde) raccoglie i circa 600 bergamaschi al seguito, ma anche in altri zone dello stadio si intravedono tifosi atalantini.
Milan-Atalanta, photo Mariani
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La Dea parte bene. Pronti via e la prima palla buona è proprio per i nerazzurri: Cigarini (7’) pesca in profondità Pinilla, approfittando di un errore di Romagnoli. il numero 51 cileno rientra in piena area e mette al centro per l’accorrente Gomez che è leggermente avanzato rispetto alla traiettoria del pallone e non riesce ad intervenire. Un minuto più tardi è il Papu a cercare il destro da fuori senza grosse pretese, poi, poco dopo, è Cigarini a trovarsi in area da solo: Kucka interviene, si direbbe, senza fare fallo e l'azione termina senza effetti.
Bacca semina il panico. Il Milan si vede per la prima volta al 21’, quando Carlos Bacca penetra dalla sinistra e semina il panico in area di rigore: la retroguardia nerazzurra però è una gabbia, quattro difensori danno la caccia al colombiano e alla fine l’ultimo intervento è di Paletta che protegge Sportiello e allontana il pericolo. Sostenuta da un’ottima prova dei centrocampisti Grassi, de Roon e Cigarini l’Atalanta se la gioca a viso aperto e dopo la mezz’ora può protestareper la mancata espulsione di De Sciglio. Già ammonito, il numero 2 del Milan viene anticipato nettamente da Pinilla ma calcia ugualmente prendendo in pieno l’avversario nerazzurro: Giacomelli vede ma non provvede, evitando al giovane terzino il secondo giallo che sarebbe stato tutt'altro che immeritato.
Finisce il primo tempo. Nel finale di tempo Gomez si conferma tra i più in forma della Dea con un paio di azioni pericolose, mentre al 38’ il migliore del Milan, Niang, rincorre un pallone sbagliato da Pinilla, sbilancia con una spinta non rilevata Raimondi e conclude verso Sportiello da buona posizione: il portiere orobico allontana la minaccia in due tempi, non senza esitazioni.
Ripresa, Dea in cattedra. La ripresa inizia con il solito, brutto, giallo di Mauricio Pinilla. Il centravanti nerazzurro, in diffida, stende Niang in una zona assolutamente ininfluente. Non ci sarà così contro il Torino. Ma è questa la sola nota negativa di una ripresa atalantina stupenda. Tutto il mezzo stadio rossonero (l’altra metà è desolatamente vuota) si aspetterebbe un grande Milan in questa fase di gioco, ma quello che va in onda alla Scala del Calcio è invece un vero e proprio “Atalanta Show”. Reja può solo ammirare dalla panchina il fraseggio della Dea che costruisce almeno quattro nitide occasioni per far saltare il banco.
Milan-Atalanta, photo Mariani
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Cigarini, due volte vicino. Prima però l'Atalanta protesta per un contatto in area tra Gomez e Calabria: Giacomelli vede una simulazione del Papu e lo ammonisce. Da quel momento in avanti, però, è solo Atalanta. Al 64’ Moralez da destra mette in mezzo un pallone perfetto, Cigarini di testa costringe Donnarumma al miracolo ma sul tap-in da un metro e con la porta vuota il numero 21 emiliano riesce nell’incredibile impresa di non centrare la porta. Un minuto più tardi Moralez e Grassi combinano bene, il cucchiaio del numero 88 cresciuto nel vivaio è perfetto e la conclusione a colpo sicuro trova ancora Donnarumma a dire di no.
Grassi, peccato. Sugli sviluppi del calcio d’angolo, Moralez imbecca ancora de Roon che di destro mette sull’esterno della rete. Lo spettacolo nerazzurro continua al 70’, Gomez libera Grassi solo in area ma il ragazzo paga stanchezza ed emozione e calcia su Donnarumma. Da quel momento in poi, i nerazzurri sembrano non averne più per offendere in modo pesante ma continuano a controllare il match. In casa del Milan.
Finale, che rischio. Nel finale Luiz Adriano (80’) cerca il gol di testa ma Cigarini dice di no e dopo l’espulsione di Mihajlovic (calcio ad una bottiglietta verso il quarto uomo) l’Atalanta rischia la seconda atroce beffa stagionale a San Siro: Cerci al 93’(in fuorigioco) salta anche Sportiello ma trova solo l’esterno della rete su assist di Poli. Quando Giacomelli fischia la fine i tifosi orobici fanno festa per la bella prestazione e il buon punto ma, permetteteci, per come è andata la partita è l’Atalanta che ha lasciato due punti sul campo di San Siro. Pure il presidente del Milan Silvio Berlusconi se n'è accorto, e a fine gara è entrato nelo spogliatoio della Dea per farle i complimenti: "Bravissimi, sembravate voi il Milan", ha detto a Reja e ai suoi ragazzi, forse non senza una punta di polemica col suo tecnico Mihajilovic.
Milan - Atalanta 0-0
Milan (4-3-3): Donnarumma, De Sciglio (46’ Calabria), Mexes, Romagnoli, Antonelli, Montolivo, Poli, Kucka (64’ Luiz Adriano), Niang (73’ Honda), Bacca, Cerci. All. Mihajlovic
Atalanta (4-3-3): Sportiello, Raimondi, Toloi, Paletta, Dramè (19’ Bellini), Grassi (72’ Carmona), de Roon, Cigarini, Gomez, Pinilla (90’ Denis), Moralez. All. Reja
Ammoniti: De Sciglio(M), Cigarini (A), Pinilla (A), Gomez (A), Mexes (M), Calabria (M), Bacca (M), Carmona (A)