tragico epilogo

Abbattuta la vitella in fuga da tre mesi nella Bassa: era rimasta ferita dopo un’incidente stradale a Pumenengo

L'animale era molto spaventato e non ha reso possibile un approccio diretto o una sedazione sicura in tempi brevi dopo il ritrovamento

Abbattuta la vitella in fuga da tre mesi nella Bassa: era rimasta ferita dopo un’incidente stradale a Pumenengo

Dopo quasi tre mesi di ricerche, si è chiusa nel peggiore dei modi la vicenda della vitella scappata da un’azienda agricola di Pumenengo lo scorso luglio. L’animale, divenuto ormai una presenza simbolica nelle campagne della Bassa Bergamasca, è stato ritrovato nei giorni scorsi ma, a seguito di un incidente stradale e delle ferite riportate, è stato abbattuto per motivi di sicurezza.

La fuga

Come riportato dai colleghi di Prima Treviglio, tutto era cominciato lo scorso 29 luglio, quando la giovane vitella era riuscita a sfuggire al controllo dei proprietari, facendo perdere le proprie tracce. Nei mesi successivi era stata avvistata più volte nelle campagne attorno al Parco Oglio Nord, alimentando curiosità e simpatia tra i residenti.

In molti avevano iniziato a considerarla una sorta di “mascotte” del territorio, capace di resistere a ogni tentativo di cattura e di adattarsi alla vita libera tra i campi della Bassa.

L’incidente sulla Sp106

La mattina di sabato 25 ottobre, però, ecco la svolta drammatica. L’animale, probabilmente molto disorientato, è finito per attraversare la strada provinciale 106, provocando un incidente. Fortunatamente nessun automobilista è rimasto gravemente ferito, ma l’episodio ha evidenziato come la presenza del bovino rappresentasse un rischio per la circolazione e per l’incolumità pubblica.

Sono quindi intervenuti i carabinieri di Calcio e di Martinengo, la polizia provinciale, gli operatori del Parco Oglio Nord e i tecnici dell’Ats di Trescore Balneario, coordinati dal sindaco di Pumenengo Mauro Barelli.

La decisione inevitabile

Una volta localizzata, la vitella è apparsa ferita e molto spaventata, rendendo impossibile un approccio diretto o una sedazione sicura in tempi brevi. Dopo una valutazione congiunta tra le autorità, è stato quindi deciso di procedere con l’abbattimento, considerato l’unico modo efficace per evitare ulteriori pericoli per automobilisti e cittadini.

Una scelta sofferta, ma giudicata necessaria per tutelare la sicurezza pubblica e chiudere una vicenda che aveva ormai assunto i contorni di una piccola epopea locale. Si è conclusa con questo epilogo amaro una storia che, tra ironia e preoccupazione, era diventata una specie di leggenda per la comunità di Pumenengo.