Orrore

Abusava sessualmente delle figlie da quando avevano sei anni: padre condannato a dodici anni

L'uomo, un 46enne romeno, era in carcere da febbraio 2024. Le ragazze ora hanno 16 e 18 anni: in aula si è dichiarato innocente

Abusava sessualmente delle figlie da quando avevano sei anni: padre condannato a dodici anni
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È stato condannato a dodici anni di reclusione l'operaio romeno di 46 anni, residente nella Bassa Bergamasca, per aver abusato delle due figlie da quando avevano soltanto sei anni. L'uomo era in carcere dal febbraio 2024, quando è stato arrestato.

Indagini possibili grazie alla collaborazione delle compagne

Oggi le ragazze hanno sedici e diciotto anni, ma l'orrore che hanno dovuto subire ha avuto inizio quando avevano sei anni appena. Le indagini, come riportano i colleghi di PrimaTreviglio, sono partite nel marzo 2023, non senza difficoltà: sia le figlie che la madre, infatti, temevano di essere scoperte dall'uomo. La, ragionevole, paura delle tre donne aveva vanificato nel 2021 le prime indagini avviate dalla Questura di Bergamo.

Provvidenziale la collaborazione di alcune compagne di classe che, raccolto quando confessato dall'amica, hanno raccontato tutto ai propri genitori. I carabinieri, coordinati dalla Procura della Repubblica di Bergamo, hanno quindi iniziato a raccogliere, grazie a fondi confidenziali, elementi utili, precisi e soprattutto concordanti sugli atti di violenza perpetrati dall'uomo.

Le due ragazze sono state quindi ascoltate con il supporto di una psicologa, anche la madre si era fatta coraggio per denunciare il marito degli abusi commessi sulle figlie. Oggi adolescenti, le sorelle erano state costrette fin da piccole a subire agghiaccianti violenze sessuali da parte del padre, che sfruttava i momenti in cui rimanevano sole, comprando poi il loro silenzio con soldi e regali.

A rintracciarlo, nella casa dove viveva con moglie, figlie e un altro figlio più piccolo, erano stati i carabinieri di Treviglio, che gli hanno notificato l'ordinanza di custodia in carcere emessa dal gip del Tribunale di Bergamo. Dal febbraio 2024, quindi, si trova nella casa circondariale di via Gleno, a Bergamo.

L'uomo si è dichiarato innocente

Nella giornata di ieri, 14 maggio, il 46enne in Aula ha respinto le accuse dichiarandosi, nuovamente, innocente: di fronte al giudice Patrizia Ingrascì ha ricondotto la denuncia delle figlie a severi rimproveri che impartiva per il rendimento scolastico. Ha ammesso di essere stato violento, per via di problemi di alcolismo, ma ha negato gli abusi sulle figlie.

Il pm Letizia Aloisio ha invece ricostruito una realtà diversa, in cui le ragazzine venivano trattate come oggetti sessuali fin da piccole. Le sorelle non avrebbero mai raccontato quanto accaduto per vergogna e paura, ma si erano confidate l'una con l'altra e, successivamente, erano riuscite a trovare fiducia nei compagni di classe, confidandosi con loro. Proprio grazie a queste confidenze è stato possibile portare avanti le indagini.

La difesa del 46enne, rappresentata dall'avvocato Matteo Molinari, ha chiesto l'assoluzione sollevando dubbi sia sui racconti delle ragazze, sia sul fatto che nessuno, in tanti anni, si fosse mai accorto di quanto accadeva in casa. L'uomo è stato infine condannato in primo grado a dodici anni di reclusione: il tribunale ha deliberato un risarcimento provvisionale di cinquantamila euro per figlia e ventimila euro per la moglie. Una volta scontata la pena, l'uomo dovrà anche allontanarsi dall'Italia e perderà ogni responsabilità genitoriale.

Commenti
Eugenio

Castrazione chimica !!!

Mirko

Avendo rovinato la vita alle figlie, merita il carcere a vita!

FEDERICO

Dopo tutti i casi di violenza perpretati da extracomunitari o da clandestini che già si incontrano nelle strade delle nostre città, ci mancherebbe che con il prossimo referendum dopo cinque anni di accoglienza gli concedessimo la cittadinanza italiana. Una follia.

Cristina Piazzalunga

La massima pena!

Beppe

Solo dodici anni?

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