Martinengo

Accende il fuoco per la cena con l'alcol, gli esplode in mano: senzatetto in ospedale, è grave

Sempre più spesso le cascine abbandonate che costellano la campagna della Bassa vengono occupate, abusivamente o meno, da decine di migranti senza tetto, e senza soldi

Accende il fuoco per la cena con l'alcol, gli esplode in mano: senzatetto in ospedale, è grave
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Voleva accendersi un fuoco, per cucinarsi una cena calda con quel poco che aveva con sé, e per farlo ha utilizzato una bottiglia di alcool, che però all’improvviso gli è esplosa in mano. Sembra una scena di povertà estrema, da «bidonville», che nella Bassa nessuno avrebbe mai immaginato di dover vedere di nuovo. Ma è invece la realtà di Martinengo, così come di tanti centri della zona in cui sempre più spesso le cascine abbandonate che costellano la campagna della Bassa vengono occupate, abusivamente o meno, da decine di migranti senza tetto, e senza soldi. Esattamente in quella stessa campagna - poverissima fino a un secolo fa, e raccontata da Ermanno Olmi ne l’Albero degli Zoccoli, che proprio a Martinengo aveva ambientato il suo spietato e doloroso ritratto della Civiltà contadina - torna ad abitare la miseria più nera, a un passo dalla fame.

Senzatetto si ustiona mentre cucina, paura a Martinengo

Non è ancora chiarissimo quanto accaduto lunedì sera della scorsa settimana, pochi minuti prima delle 22: i carabinieri della compagnia di Treviglio stanno ancora indagando, per ricostruire i luoghi e i contorni di una vicenda inquietante proprio perché riposa su un sottobosco di invisibilità e di abbandono quasi totale. A dare l’allarme sono stati alcuni passanti: a bordo strada, sulla ex Statale Soncinese che esce dall’abitato e porta a Romano, non distante dall’ingresso del cimitero, c’era un uomo gravemente ustionato. Sulle braccia e sul volto, in particolare, aveva pesanti ustioni causate da fiamme.

Soccorso con l'elicottero del 118

Sul posto si sono precipitati i soccorsi: nel giro di pochi minuti sono arrivate due ambulanze e l’elisoccorso, alzatosi in volo da Bergamo. Con loro, i carabinieri della compagnia trevigliese, che con fatica hanno cercato di ricostruire dalla testimonianza dell’uomo cosa fosse successo. Cinquantadue anni, straniero senza permesso di soggiorno e irregolare in Italia, l’uomo viveva da qualche tempo accampato presumibilmente in una struttura abbandonata che si trova non distante, in mezzo alla campagna. Qui, come ogni sera, lunedì si stava preparando la cena. Dovendo accendere un fuoco, ha utilizzato probabilmente una bottiglia di alcool denaturato, che forse per un ritorno di fiamma gli è esplosa in mano, causandogli pesanti ferite. Rendendosi conto della gravità della situazione, l’uomo ha quindi abbandonato il suo rifugio, cercando aiuto sulla strada forse nella speranza di poter fermare qualche passante. Così è stato, per sua fortuna: il pronto intervento dei soccorritori ha scongiurato il peggio, e l’uomo è stato trasportato d’urgenza in ospedale. Al momento è ricoverato nel reparto dei grandi ustionati dell’ospedale Borgo Trento di Verona. Non è in pericolo di vita.

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