Una storia particolare

Accetta di fare da corriere per un debito con i pusher: arrestato a Treviglio con 4 chili di hashish in auto

Un 25enne agnadellese doveva 1.200 euro ad alcuni spacciatori di Telegram, che gli hanno proposto di fare un viaggio per loro

Accetta di fare da corriere per un debito con i pusher: arrestato a Treviglio con 4 chili di hashish in auto
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Davvero singolare e, a tratti, anche un po' inquietante la storia che ha raccontato in aula un 25enne di Agnadello, nel Cremonese, arrestato ieri (martedì 4 giugno) dalla Polizia a Treviglio, che lo aveva fermato trovandogli in macchina quattro chili di hashish.

Il giovane, che non avrebbe un lavoro stabile, ma darebbe una mano come tappezziere nell'azienda della madre, ha raccontato infatti durante l'interrogatorio che non aveva intenzione di fare da corriere della droga, ma di essere stato costretto da alcuni spacciatori, con cui aveva contratto un ingente debito.

Il debito di droga online

Il ragazzo, come riportato oggi dal Corriere Bergamo,  ha spiegato di avere sviluppato una dipendenza da marijuana e hashish, che comprava su Telegram, dove com'è stato reso noto di recente i pusher si sono spostati per vendere la loro merce illegale online, perché la piattaforma dà più garanzie di non essere scoperti e poter pubblicizzare e proporre stupefacenti ai propri clienti.

Il problema, però, è che a un certo punto lui la droga non era più in grado di pagarla, ma dall'altra parte gli avrebbero detto di stare tranquillo. Già, talmente sereno che prima di accorgersene si era ritrovato con un debito verso i criminali di 1.200 euro. Il 25enne era abituato a fare l'ordine e ricevere il "pacco" in un luogo concordato, dove veniva lasciato per il ritiro e in cui lui lasciava il denaro, senza mai incontrare nessuno.

Gli spacciatori: «Paga o facci da corriere»

Tuttavia, nell'ultima occasione si è invece ritrovato davanti due personaggi dalla carnagione scura che, in un italiano incerto, gli hanno chiarito com'era la situazione: o li pagava subito dandogli quanto dovuto, oppure annullava il suo "obbligo" nei loro confronti trasportando una partita di sostanza. Non avendo disponibilità di quella somma al momento, ha quindi deciso di soddisfare la seconda richiesta.

I due uomini gli hanno spiegato che si sarebbe dovuto recare in Piazza Cameroni nella cittadina della Bassa, dove si svolge il mercato, lasciando aperto il bagagliaio dell'auto. Il giovane si è quindi recato sul posto prendendo la macchina del padre, facendo come gli era stato ordinato ed allontanandosi per dieci minuti. Al ritorno, ha trovato dentro degli scatoloni, contenenti trenta panetti e 99 ovuli di hashish, e un cellulare, su cui ha ricevuto le istruzioni su dove recapitare la droga.

L'arresto e il processo

Il ragazzo è allora partito, ma a causa di un sorpasso azzardato, dopo poco tempo, ha attirato l'attenzione degli agenti, che intorno alle 16 di quel pomeriggio lo hanno fermato. Subito hanno sentito il forte odore tipico dello stupefacente e, in seguito a un controllo, hanno scoperto la merce illegale nel bagagliaio e l'hanno arrestato. Un provvedimento convalidato dal giudice, che ha disposto l'obbligo di firma una volta al giorno.

L'imputato ha ammesso di essere a conoscenza di quanto stava facendo, ma ha anche detto di non conoscere l'identità degli spacciatori, per via delle particolari dinamiche con cui lo avrebbero portato a commettere il reato. Il processo è stato rinviato al 9 settembre prossimo.

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