L'aggressione

Resta gravissima la 39enne accoltellata a Seriate. Presidio della Rete contro la violenza di genere

Il marito già condannato per maltrattamenti a novembre. Manifestazione mercoledì 8 gennaio alle 18 in largo Rezzara

Resta gravissima la 39enne accoltellata a Seriate. Presidio della Rete contro la violenza di genere
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Si trova ancora in gravissime condizioni, ricoverata all'ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, Daniela, la 39enne accoltellata davanti al supermercato Lidl di Seriate nella mattinata di ieri (lunedì 6 gennaio) dal marito, Daniel Manda, 48 anni, ora in carcere.

Il marito già condannato per maltrattamenti

La coppia, con due figli, come riportato oggi (martedì 7 gennaio) da L'Eco di Bergamo viveva separata da un po' di tempo e i minori erano rimasti a Pedrengo con il padre, mentre la madre si era trasferita a Seriate. Il problema erano i maltrattamenti che la donna aveva subito diverse volte in passato, tanto che era arrivata a denunciare l'arrestato. Lei aveva poi rimesso la querela e, a inizio ottobre scorso, era terminata la misura cautelare di divieto di avvicinamento alla vittima. Tuttavia, a novembre il tribunale lo aveva comunque condannato a 2 anni e 4 mesi con il patteggiamento.

La 39enne, ferita diverse volte nella parte alta del corpo con una lama in ceramica, che poi si è rotta, si trova in terapia intensiva e la prognosi rimane attualmente riservata. La sua situazione, da quel che trapela, rimane però molto critica. Anche per l'aggressore sono state necessarie cure mediche in nosocomio, perché ha riportato lesioni mentre i testimoni gli tiravano sassi, con uno anche a colpirlo con un ombrello, per fermarlo mentre continuava a infliggere fendenti alla consorte, oltre che nella fase di arresto da parte dei carabinieri. L'interrogatorio di convalida dovrebbe avvenire oggi.

Il messaggio della Rete contro la violenza di genere

«Questa volta è accaduto a Seriate, la mattina del 6 gennaio: una donna di 39 anni è stata accoltellata dal marito nel parcheggio di un supermercato. La coraggiosa reazione di una cassiera, di donne e uomini presenti che su suo esempio sono intervenuti, ha contribuito a salvare la donna e a fermare il marito insieme alle forze dell’ordine», ha dichiarato la Rete bergamasca contro la violenza di genere.

Il gruppo ha espresso tutta la sua solidarietà nei confronti della vittima e ha chiamato ancora una volta la comunità a farsi sentire e a essere accanto a lei e a tutte le altre donne, nel presidio che si terrà domani (mercoledì 8 gennaio) a Bergamo in largo Rezzara dalle 18. Secondo la Rete, nel 2024 nel nostro Paese ci sono stati 109 femminicidi, mentre sono state 82 le nuove chiamate ai Centri antiviolenza della Bergamasca registrate a dicembre, che portano a 1.250 il totale dell’anno appena trascorso.

«Sarà il primo appuntamento di un nuovo anno in cui la Rete si propone di continuare nel proprio impegno e stimolare tutta la società a investire maggiormente nel creare le condizioni per la libertà delle donne dalla violenza, con sostegno concreto e con un forte impegno per l’educazione».

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