Accordo tra Bergamo e Bologna per la cremazione delle salme dei morti di Coronavirus
Grazie all'intervento del comandante provinciale dei Carabinieri, Paolo Storoni, la Provincia ha fissato un prezzo calmierato per tutti i Comuni orobici per il servizio in Emilia
Un accordo fondamentale, sebbene rappresenti un'ulteriore stilettata al cuore dei bergamaschi, ferito da tanto dolore. La Provincia di Bergamo ha sottoscritto una convenzione con la Bologna Servizi cimiteriali Srl per il servizio di cremazione delle salme provenienti dal territorio bergamasco. Le cremazioni potranno avvenire al polo crematorio della città emiliana a un prezzo calmierato di trecento euro (Iva esclusa) e comprensivo anche dell'urna. L'accordo è stato reso possibile grazie all’interessamento dei Carabinieri, in particolare del comandante provinciale Paolo Storoni, e prevede che ogni Comune, tramite le agenzie di onoranze funebri, possa richiedere la disponibilità all’accettazione delle salme, che verrebbero poi trasportare in Emilia su mezzi dell'Esercito scortati dai Carabinieri.
La convenzione sarà valida per tutta la durata dell’emergenza e vale anche per tutte le cremazioni già avvenute a Bologna. In sostanza, dunque, le agenzie di onoranze funebri dovranno rideterminare il prezzo delle prestazioni rese nei confronti dei bergamaschi, che potranno verificare nelle fatture la corretta applicazione della tariffa ed eventualmente richiedere il rimborso del surplus pagato.
Naturalmente, la Provincia collaborerà con i Comuni e con le agenzie di pompe funebri incaricate. Il presidente di via Tasso, Gianfranco Gafforelli, ha così commentato a BergamoNews questo accordo: «Il merito è del colonnello Paolo Storoni, a cui va il nostro ringraziamento. La Provincia si è messa a disposizione ben volentieri per rendere un servizio utile e concreto per tutti i nostri Comuni e un sostegno economico alle famiglie che hanno perso i loro cari. Un grazie doveroso anche al Comune di Bologna e all’amministratrice della Bologna Servizi cimiteriali Srl, Cinzia Barbieri, per la solidarietà dimostrata».