Accusato di aver truffato un cittadino: 16 mesi all’ex tecnico comunale
Il geometra avrebbe spillato 16mila euro a un residente di origini cinesi per i permessi di una tettoia. La difesa: non ci sono prove
Pesante l’accusa nei confronti di un geometra 58enne di Sarnico, all’epoca responsabile del servizio Lavori pubblici del Comune di Castelli Calepio: avrebbe truffato un cittadino di origini cinesi che s’era presentato nel suo ufficio per ottenere i permessi necessari a realizzare una tettoia per la sua abitazione. Ne aveva ricavato ben 16.479 euro. Per questo è stato condannato in rito abbreviato a un anno e 4 mesi per truffa e falso materiale commesso dal pubblico ufficiale in atti pubblici.
L’inchiesta era nata da una segnalazione che una dipendente comunale aveva inoltrato all’allora segretario comunale Nicola Muscari Tomajoli dopo aver notato anomalie in una pratica edilizia. Il segretario aveva presentato un esposto alla Procura ed era partito l’iter che ha portato al licenziamento. Sostanzialmente il geometra aveva istruito un falso procedimento edilizio nell’ufficio tecnico da lui diretto, che in realtà non aveva competenza su quella pratica, che doveva essere passata ai colleghi dell’Edilizia privata.
Per l’accusa, il geometra si sarebbe fatto consegnare somme in contanti per gli oneri, fornendo al cittadino cinese false ricevute di versamenti alla tesoreria comunale. La difesa sostiene che non ci siano prove sufficienti: in udienza ha chiesto l’assoluzione e ricorrerà in appello.