La tragedia

Ad Adrara la salma di Michela Boldrini, la bergamasca morta in Kenya

La donna, 39 anni, è deceduta in seguito alle ustioni riportate nel rogo avvenuto lo scorso 22 febbraio in un resort di Watamu

Ad Adrara la salma di Michela Boldrini, la bergamasca morta in Kenya
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E' rientrata in Italia la salma di Michela Boldrini, la bergamasca di 39 anni rimasta vittima dell’incendio nel resort "Barracuda Inn" di Watamu,  in Kenya.

La poveretta, che era in vacanza con il cugino nel Paese africano, è morta in seguito alle ustioni riportate nel rogo. Il suo corpo senza vita è arrivato nelle scorse ore all’aeroporto di Milano Malpensa e, nella serata di oggi (sabato 11 marzo) sarà trasferita nell'abitazione di famiglia, in via Castello 25, a Adrara San Martino.

A darne comunicazione sono stati i parenti della vittima, originaria della località tra l’alta Valcalepio e i Colli di San Fermo, che però da diverso tempo abitava a Sarnico. I famigliari hanno anche ringraziato tutti per la vicinanza, chiedendo di non mandare fiori ma, piuttosto, di donare un proprio pensiero all’associazione con cui Michela lavorava.

La trentanovenne era una dei tre italiani rimasti ustionati, lo scorso mercoledì 22 febbraio, nella struttura turistica di Watamu, in Kenya. Le sue lesioni erano apparse fin da subito molto gravi ed era stata ricoverata in terapia intensiva a Mombasa. Il suo quadro clinico, purtroppo, si era aggravato ed era poi deceduta nella mattinata del primo marzo.

Le visite alla camera ardente saranno possibili domenica 12 e lunedì 13 marzo, dalle 9 del mattino alle 20 di sera. La veglia, invece, è fissata per domenica 12 alle 20. I funerali si svolgeranno martedì 14 marzo alle ore 14,30 nella chiesa parrocchiale di Adrara San Martino.

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