il lutto

Addio al “compagno” Sergio Serantoni, esponente storico della sinistra bergamasca

È stato un militante del Partito Comunista Italiano e di Rifondazione Comunista, segretario provinciale del Partito dei Comunisti Italiani e dirigente del Partito Comunista. Per due mandati sedette all'opposizione a Palazzo Frizzoni. Domani i funerali nella chiesa di San Paolo

Addio al “compagno” Sergio Serantoni, esponente storico della sinistra bergamasca

Saranno celebrati domani, sabato 25 settembre, alle 9.30, nella chiesa della parrocchia di San Paolo i funerali di Sergio Serantoni, esponente storico della sinistra bergamasca. È morto la notte di mercoledì scorso, all’età di 73 anni, dopo aver combattuto contro una malattia che lo affliggeva dalla primavera.

Sergio Serantoni, diplomato in ragioneria, aveva iniziato a lavorare all’Italcementi entrando poi nel sindacato. È stato un militante del Partito Comunista Italiano, poi di Rifondazione Comunista e successivamente segretario provinciale del Partito dei Comunisti Italiani. Infine, dirigente del Partito Comunista.

«Un’altra brutta notizia, dopo Marco Poloni e Bianca Arioli un altro caro compagno bergamasco ci ha lasciato», lo ricorda Marco Sironi, consigliere comunale a Seriate e segretario del circolo locale di Rifondazione Comunista “Angelo Polini”.

La militanza politica non ha impedito a Serantoni di spendersi anche per l’attività di volontariato nelle parrocchie e negli oratori di Borgo Santa Caterina e, negli ultimi anni, in quello di San Paolo. «Sergio ha sempre creduto nei valori umani – ha dichiarato monsignor Alessandro Locatelli a L’Eco di Bergamo -. L’amicizia, il rispetto, lo sport e l’intercultura sono comuni a ogni uomo».

Dal 1970 al 1980 per due mandati Sergio Serantoni fu consigliere comunale d’opposizione a Palazzo Frizzoni. «Con lui ho trascorso alcuni anni di militanza insieme – aggiunge Marco Sironi -, lunghe discussioni, a volte qualche litigio politico ma con il sentimento di sentirci compagni e quella simpatia e stima reciproca che ci portavano a concludere la nostra discussione davanti ad una birra e a stringerci la mano. Ciao compagno Sergio, che la terra ti sia lieve».