L'estradizione

Affiliato alla 'ndrangheta arrestato all'aeroporto di Orio, era latitante in Georgia

Si tratta di Giuseppe Francesco Sganga, condannato per vari precedenti e ricercato a livello internazionale dall'Interpol

Affiliato alla 'ndrangheta arrestato all'aeroporto di Orio, era latitante in Georgia
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Arrestato dopo l'estradizione, appena atterrato all'aeroporto di Orio dopo una lunga latitanza in Georgia: si tratta di Giuseppe Francesco Sganga, destinatario di un ordine di cattura internazionale, condannato in primo grado per concorso esterno in associazione di stampo mafioso, traffico di sostanze stupefacenti e ricettazione.

Affiliato alla 'ndrangheta

Per la Direzione distrettuale antimafia e la squadra Mobile di Torino, Sganga è un affiliato alla ’ndrangheta di Bra ed è inoltre imputato, in un secondo processo, per accesso abusivo a sistemi informatici e per tentate frodi informatiche. Il ricercato era tra l'altro inserito nella lista nera del progetto 1-Can (Interpol Cooperation Against Ndrangheta), istituito per agevolare le ricerche in ambito internazionale, dato che l'organizzazione agisce ormai a livello globale».

L’estradizione di Sganga, che nel suo curriculum annovera già molti precedenti, è stata possibile in seguito alle ordinanze di custodia in carcere, estese in campo internazionale, motivate dalla sussistenza di gravi indizi di colpevolezza e dalle esigenze cautelari del pericolo di fuga e di reiterazione di analoghe condotte criminose. Uno dei provvedimenti, in particolare, era stato emesso al termine dell’inchiesta della Dda di Torino (condotta dalla Mobile di Torino e dai Carabinieri di Cuneo) che ha permesso di accertare – nel primo grado di giudizio - l’esistenza di un gruppo locale della ’ndrangheta a Bra.

La cosca di Bra

Al vertice del sodalizio criminale, secondo gli inquirenti dedito a estorsioni, traffico di droga e rapine, ci sarebbe la famiglia Luppino, originaria del comune reggino di Sant’Eufemia d’Aspromonte, insediata da anni nel Cuneese. Fra i principali esponenti sono stati individuati i fratelli Salvatore e Vincenzo Luppino.

Al processo scaturito da questa indagine, un anno fa, per la precisione il 21 ottobre 2022, Sganga era stato condannato in primo grado dal Tribunale di Asti alla pena di 11 anni e 4 mesi di reclusione. Un mese prima, il 15 settembre, era già destinatario di un’altra sentenza di condanna a 2 anni e 11 mesi di reclusione per riciclaggio e ricettazione.

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