Affittano appartamenti inesistenti a prezzi stracciati: a Romano si indaga sulla truffa
Sono diverse le vittime che hanno denunciato. Gli inquirenti hanno aperto un fascicolo contro ignoti. Usata l'identità di una signora milanese ignara di tutto
Prospettavano ghiotte occasioni immobiliari, con affitti a prezzi stracciati. Poi, una volta incassata la cauzione, sparivano nel nulla. Non solo: le abitazioni che mettevano in affitto neppure esistevano. È la Polizia locale della Bassa orientale a indagare sulla vicenda, come rivelato da PrimaTreviglio.
L'appartamento fantasma
Tutto è cominciato nei giorni scorsi, quando al comando di piazza Longhi a Romano di Lombardia sono arrivate le prime segnalazioni da parte di potenziali inquilini truffati. Si tratta di parecchie persone stando a quanto emerso, molti dei quali liberi professionisti o professori che si trovano nella Bassa per motivi di lavoro.
Cercando un alloggio, si erano imbattuti in due cartelli "Affittasi", il primo in zona Cappuccini e il secondo nella zona di via Garavelli. Contattando il numero di cellulare indicato, avevano fatto la conoscenza dei presunti locatori e avevano cominciato a prendere informazioni sugli appartamenti. Questi avevano pensato a tutto: via WhatsApp condividevano foto dei locali e informazioni sull'immobile (inesistente) perfettamente coerenti e verosimili. Poi chiedevano una caparra da 500 euro per "bloccare" l'affitto.
Il furto d'identità
Non solo. Per rassicurare gli inquilini - che non li avevano mai visti in faccia - sulla loro identità e sulle loro buone intenzioni, i truffatori trasmettevano via WhatsApp anche la foto della carta d'identità della presunta proprietaria degli appartamenti che affittavano. Era effettivamente un vero documento di una distinta signora residente nella provincia di Milano. In parecchi ci sono cascati: hanno pagato e, quando è arrivato il momento di prendere possesso dei locali, hanno cercato inutilmente di rimettersi in contatto con gli intermediari. Ma questi erano spariti.
Al momento, le indagini sono contro ignoti, ma proseguono serrate. Nel frattempo, è emerso che la fantomatica proprietaria milanese esiste davvero, ma non c'entra nulla con i fatti: gli ignoti mesi fa le hanno rubato il portafogli con dentro i documenti. Si indaga quindi per truffa e furto di identità.