Agente immobiliare accusato di stupro seriale, spunta un caso sospetto anche a Bergamo
L'uomo avrebbe drogato una coppia e abusato della donna. Ora spuntano altre testimonianze. Era già stato condannato per violenza
Continuano ad aggiungersi tasselli alla torbida vicenda con al centro Omar Confalonieri, l'agente immobiliare di 48 anni arrestato ieri, lunedì 8 novembre, a Milano con l'accusa di aver drogato una coppia, con cui si era dato appuntamento nella loro abitazione, per poi abusare della donna.
Oggi è stato reso noto che la pm Alessia Menegazzo e l'aggiunto Letizia Mannella avrebbero chiesto ai colleghi della Procura di Bergamo un fascicolo archiviato, basato su una denuncia del 2006-2007, come specificato dal Corriere Bergamo, di una giovane della nostra provincia che aveva avanzato accuse nei confronti dell'indagato. Anche in quel caso, la presunta vittima sarebbe stata narcotizzata e poi violentata, con un modus operandi molto simile al caso recente e a quello per cui fu già condannato anni fa.
Nel 2008, infatti, l'agente immobiliare fu denunciato da una collega 18enne della quale aveva approfittato dopo averla stordita con sonniferi in una zona agricola di Lentate sul Seveso, fatto per cui ricevette una condanna nel 2009 dal Tribunale di Monza. Dopo aver scontato la pena e aver seguito un percorso rieducativo, una volta ritornato in libertà, l'uomo era diventato titolare della "Confalonieri Real Estate", un'agenzia immobiliare con sede in via Montenapoleone, nel capoluogo lombardo.
Proprio in questa veste si era presentato il 4 ottobre 2021 per un appuntamento nell'abitazione della coppia milanese per la compravendita di un box: il sospetto è che abbia reso inerme la coppia con benzodiazepine, si ipotizza disciolte in un drink, per poi abusare della donna. I due, secondo i pm, sarebbero rimasti in balìa del soggetto per 8 ore, mentre in casa era presente anche la figlia piccola di pochi mesi. Dopo l'arresto di Confalonieri si sarebbero fatte avanti altre due giovani che hanno raccontato di aver subìto lo stesso trattamento.
Il gip, accogliendo la richiesta di custodia in carcere della Procura, ha spiegato che Confalonieri ha un'ampia rete di contatti, soprattutto donne, e avrebbe «molteplici appartamenti e locali dove poter condurre con l'inganno le proprie vittime e qui narcotizzarle e abusare di loro». Dopo aver ricostruito dettagliatamente gli abusi nei confronti della famiglia, il gip ha fatto riferimento alla «elevata capacità criminale» di Confalonieri, chiarendo che «nessun effetto deterrente ha evidentemente esercitato» su di lui «la pregressa condanna» per analoghi fatti.