Il processo per direttissima si terrà oggi (lunedì 17 novembre), al Tribunale di Bergamo. Al banco degli imputati un 24enne italiano – ma di origine bosniaca – residente a Brescia che sabato sera (15 novembre) ha aggredito e rapinato tre giovani di 15 anni alla Fara, in Città Alta.
Ha finto di avere un’arma
Secondo quanto ricostruito, i fatti sono accaduti alle 23 circa. L’uomo pare si sia avvicinato con atteggiamento ostile al gruppetto di amici, chiedendo loro di consegnargli gli smartphone. Davanti alla comprensibile resistenza, li ha spintonati e ha tirato alcuni schiaffi. A quel punto ha finto di avere un’arma in tasca, impaurendo i giovani, che hanno deciso di cedere e dare al 24enne i cellulari.
Ubriaco, rintracciato e arrestato
L’uomo è subito fuggito, mentre i quindicenni hanno allertato il 112. I carabinieri sono arrivati nel giro di pochi minuti, hanno raccolto la testimonianza dei ragazzini e di alcuni testimoni e poi si sono messi alla ricerca dell’autore dell’aggressione. Fondamentale, come riporta L’Eco di Bergamo, il Gps attivo su uno degli smartphone rubati, che ha permesso agli inquirenti di rintracciare il 24enne in un locale in via Ruggeri da Stabello.
Lì i militari sono riusciti ad arrestarlo con l’accusa di rapina. Il giovane era visibilmente ubriaco e non si esclude che quella stessa sera, prima di aggredire i quindicenni, sia stato lui – forse insieme ad alcuni amici – a danneggiare un motorino parcheggiato in Città Alta, a importunare alcuni clienti di un locale del borgo antico e creare dei disagi alle auto di passaggio lungo le Mura.