Aggredisce poliziotto in Comune a Misano: condannato a sei mesi con pena sospesa
In preda alla disperazione per non aver trovato l'assistente sociale, un 57enne ex percettore del reddito di cittadinanza ha colpito un agente

Attimi di tensione al municipio di Misano di Gera d'Adda. Martedì 4 marzo, nel primo pomeriggio, un 57enne disoccupato e senza fissa dimora ha perso il controllo. Come riportato dai colleghi di Prima Treviglio, dopo aver appreso dell'assenza dell'assistente sociale che cercava, l'uomo si è scagliato contro i dipendenti comunali presenti.
L'agente della Polizia locale Francesco Peschechera, intervenuto per sedare gli animi, è stato spintonato violentemente contro il muro, riportando lesioni con prognosi di cinque giorni. L'uomo non si è fermato, ma anzi, ha continuato la sua condotta aggressiva, minacciando anche gli altri dipendenti presenti negli uffici.
L'intervento dei carabinieri e il processo
Immediato l'allarme lanciato ai carabinieri. Sul posto si sono precipitate due pattuglie provenienti dal comando di Treviglio e dalla stazione di Caravaggio. I militari hanno bloccato il 57enne insieme agli agenti della locale, che lo hanno poi accompagnato negli uffici della Questura per le procedure di identificazione e foto-segnalamento.
Dopo una notte in stato di fermo, l'uomo è comparso davanti al giudice del Tribunale di Bergamo per il processo per direttissima. Ha scelto quindi di patteggiare, ricevendo una condanna a sei mesi di reclusione con pena sospesa.
L'amministrazione comunale ha espresso piena solidarietà all'agente Peschechera e a tutti i dipendenti coinvolti nell'incidente, ribadendo l'impegno per garantire sicurezza all'interno degli uffici pubblici.
Disagio e disperazione
Durante l'udienza è emerso il profondo stato di difficoltà in cui versava l'uomo protagonista della vicenda. Visibilmente pentito, ha presentato le sue scuse per il comportamento tenuto, attribuendolo a un momento di disperazione. Il 57enne ha confessato di aver un carattere tendente all'irascibilità, ma ha anche sottolineato di aver ripetutamente chiesto aiuto ai Servizi sociali, senza mai ricevere, a suo dire, un supporto concreto per la sua situazione.
Ex percettore del reddito di cittadinanza, da diciotto mesi sopravvive con gli ultimi risparmi in condizioni abitative estremamente precarie: vive infatti in un appartamento in provincia di Cremona privo di servizi essenziali, con la sola corrente elettrica fornita dal proprietario.