Ad appena 11 giorni dalla morte di Daniel Olaru, camionista rumeno di 31 anni che si era tuffato nelle acque del Brembo in zona Filarola, a Brembate, c’è stata un’altra vittima ieri, 22 luglio, tradita dai mulinelli del fiume. Nello stesso posto.
A perdere la vita questa volta è stato Ahmad El Mayza, marocchino di 44 anni che risiedeva a Levate, sposato e padre di due figli di 14 e 12 anni che vivono in Marocco con la madre. Secondo una prima ricostruzione, l’uomo sarebbe caduto accidentalmente dallo sbarramento artificiale. Dopodiché è annegato, risucchiato dalla corrente.
È accaduto intorno alle 17.30. Ahmad ci andava spesso a pescare, lì. E sapeva anche nuotare: aveva già attraversato il corso d’acqua a nuoto alcune volte, ieri pomeriggio. Ma, salito sullo sbarramento e accucciatosi per parlare con alcune persone, ha perso l’equilibrio ed è caduto all’indietro, ferendosi la spalla contro una roccia. Con un braccio fuori uso, non c’è la fatta a stare a galla. Per alcuni minuti Ahmad non si è più visto. Poi il fiume ha restituito il suo corpo 150 metri più a valle.
Ahmad, scrive L’Eco di Bergamo, si trovava da circa 20 anni in Italia. Aveva la residenza a Levate ma, al momento, abitava a Osio Sotto proprio insieme ad Abdel Aziz Kouika, l’amico che l’ha visto annegare. Stava cercando lavoro, per poter portare in Italia la famiglia.
In apertura: foto da Facebook, del 2017