Aiuole della stazione vandalizzate: denunciato un cittadino somalo ubriaco
Inizialmente si pensava a una ritorsione per l'aumento dei controlli nella zona. La Lega aveva chiesto i nomi e i cognomi dei vandali, ma la risposta più di un mese dopo l'interpellanza
Non una ritorsione per l’aumento dei controlli delle forze dell’ordine in piazzale Marconi, bensì l’azione solitaria di un uomo in evidente stato d’ebrezza. Dietro l’atto vandalico avvenuto l’8 giugno scorso, giorno in cui erano stati strappati i fiori e lanciato per terra il terriccio delle aiuole del piazzale della stazione, ci sarebbe un cittadino somalo del 1989, residente ad Entraque, ma di fatto senza fissa dimora.
A metterlo nero su bianco è l’assessore alla sicurezza e vicesindaco Sergio Gandi, rispondendo a un’interrogazione firmata dai consiglieri comunali del Carroccio, in primis da Filippo Bianchi. Una risposta che però è arrivata ben più tardi dei 30 giorni previsti dal regolamento comunale (l’interpellanza risale al 10 giugno, la risposta al 23 luglio). Un uso, questo delle risposte in ritardo da parte della Giunta, in particolare dell'assessore Gandi, che le opposizioni criticano da tempo, tanto che la Lega, nel 2020, aveva inviato un esposto al prefetto Enrico Ricci in cui sottolineava che «tali comportamenti costituiscono gravi omissioni di atti pubblici». Nell'esposto, come sottolineato dal consigliere Bianchi, era riportato anche un lungo elenco di interrogazioni rimaste senza risposta, alcune risalenti addirittura al precedente mandato della Giunta Gori.
Questi ritardi però, secondo il vicesindaco, sarebbero imputabili all’abuso che le minoranze farebbero delle interrogazioni: «Lo strumento è interpretato da alcuni consiglieri, tutti facenti capo ad un medesimo Gruppo consigliare, in maniera assai peculiare con specifico riguardo al tema sicurezza», si legge nella risposta.
L’atto vandalico
Tornando alla devastazione delle aiuole, la Lega aveva chiesto nomi e cognomi dei responsabili e di conoscere le sanzioni applicate nei loro confronti.
«Gli atti vandalici sono stati posti in essere da una persona in evidente stato di alterazione fermata il giorno stesso – spiega il vicesindaco Gandi -. Nella notte tra l’8 ed il 9 giugno, poco dopo la mezzanotte, i carabinieri presenti in stazione hanno fermato un cittadino somalo».
L’uomo è stato bloccato dai militari e denunciato a piede libero per danneggiamento aggravato. Il somalo è anche stato intimato a ripristinare, per quanto possibile, lo stato originario dei vasi.