Le donazioni

Al Papa Giovanni 22 respiratori da Africa 3000 e 500 mila euro da Fratelli d'Italia

Al Papa Giovanni 22 respiratori da Africa 3000 e 500 mila euro da Fratelli d'Italia
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Continuano le dimostrazioni di vicinanza e solidarietà di privati e associazioni alle strutture sanitarie bergamasche. Ieri (giovedì 19 marzo) l’associazione “Africa 3000” ha donato all'Ats di Bergamo 22 ventilatori che saranno destinati agli ospedali Papa Giovanni XXIII di Bergamo e Bolognini di Seriate. 10 sono stati finanziati da Giorgio Jannone, mentre gli altri 12 sono stati messi a disposizione dal sodalizio. Il presidente dell’associazione Roberto Spagnolo ha anticipato che se altri donatori metteranno a disposizione fondi per l’acquisto dei respiratori, “Africa 3000” destinerà la stessa cifra per raddoppiare il contributo e, di conseguenza, la fornitura della strumentazione.

Nel primo pomeriggio di oggi (venerdì 20 marzo) la presidente di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni ha comunicato sul proprio profilo Facebook di aver deciso di «donare la mia indennità di marzo per combattere l'emergenza coronavirus. Ho chiesto a tutti i parlamentari, agli assessori e consiglieri regionali di Fratelli d'Italia di fare altrettanto. Hanno risposto tutti positivamente. Così abbiamo aderito alla raccolta della Fondazione Alleanza Nazionale - in collaborazione con il Secolo d'Italia - e sono fiera di annunciare che dopo 24 ore i primi 500.000 euro arriveranno all'Azienda Socio Sanitaria Territoriale Papa Giovanni XXIII di Bergamo».

Inoltre, sul conto corrente aperto dall’Ats per raccogliere contributi, un cittadino di Milano ha donato 25 euro. «E’ un segno di solidarietà e vicinanza – sottolineano dall’Agenzia di tutela della salute -. Non sappiamo nulla di lui, ma è una delle tante gocce che scavano le pietre e che stanno dando un prezioso aiuto a Bergamo e al suo territorio».

Infine, giovedì 19 marzo l’Ats di Bergamo ha attivato il servizio Usca (Unità speciali di continuità assistenziale). Si tratta di cinque postazioni sul territorio in cui saranno presenti medici con tutti i dispositivi di protezione necessari per le visite domiciliari ai pazienti gravi positivi al Covid-19. Il personale sanitario verrà attivato dai medici di medicina generale e dai pediatri di libera scelta e andrà al domicilio dei pazienti. Le cinque postazioni verranno implementate nei prossimi giorni.

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