"Premio idea" di Lean Healthcare

Al Papa Giovanni un progetto per ridurre i tempi di attesa dal pronto soccorso al ricovero

Un passaggio più rapido tra l’arrivo del malato in pronto soccorso e il suo ricovero riduce anche i rischi di un peggioramento della prognosi

Al Papa Giovanni un progetto per ridurre i tempi di attesa dal pronto soccorso al ricovero
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Ridurre i tempi tra l’arrivo in pronto soccorso e il ricovero effettivo del paziente nel reparto di degenza ospedaliera riduce anche i rischi di un peggioramento della prognosi. È il concetto alla base di un progetto pensato per rendere ancora più efficiente il percorso di ospedalizzazione illustrata nella fase finale del Lean Healthcare & Lifescience Award 2020 e che è valsa all’ospedale Papa Giovanni XXIII il premio per la miglior idea nell’ambito dei percorsi in emergenza urgenza

L’idea è stata messa a punto da un gruppo tra professionisti medici e infermieri di diverse strutture e funzioni del Papa Giovanni: pronto soccorso, direzione medica, direzione delle professioni sanitarie e sociali, bed management. Per un’analisi dei percorsi e dei processi sono stati coinvolti due reparti-pilota: Medicina, per il paziente con insufficienza respiratoria e cardiopatia, e Cardiologia, per i malati con sindrome coronarica acuta. Fondamentale per l’elaborazione è stato anche il ricorso all’approccio del Lean management; a partire dall’analisi dei dati di ricovero si sono ricostruiti i percorsi, le possibili criticità da risolvere e le idonee contromisure da adottare.

Tutto ha inizio quando il medico in pronto soccorso decide che è necessario il ricovero del malato per iniziare un percorso di cura in vista di un’operazione urgente, oppure per un approfondimento diagnostico. Al Papa Giovanni è stato introdotto un ruolo di coordinamento tra i servizi di emergenza-urgenza ed i reparti di tutto l’ospedale: si tratta del bed management, ossia un team, costituito da un medico e un coordinatore infermieristico che svolge un ruolo cruciale per permettere di ridurre i tempi di attesa di ricovero, quello che in gergo tecnico si chiama “boarding”.

Il bed manager, supportato dai coordinatori infermieristici e dai medici individuati come riferimento per i ricoveri in ogni reparto ospedaliero, deve aver chiaro in ogni momento il quadro complessivo dei posti occupati nella struttura sanitaria. Quali letti si liberano in ciascun reparto, quali rimarranno occupati, quali sono le possibilità per ottimizzare e sincronizzare i ricoveri. Il tutto deve far parte di un meccanismo sincronizzato, efficiente, sinonimo di sicurezza per il paziente e di possibilità di migliorare la prognosi. «Ringrazio i medici, gli infermieri e il personale delle strutture che hanno collaborato al progetto – commenta il direttore sanitario Fabio Pezzoli -. Il modello che hanno elaborato servirà per migliorare l’efficienza dei percorsi di ricovero. Di riflesso ci attendiamo un miglioramento per i processi lavorativi e, con la riduzione delle inefficienze del sistema, anche un’ottimizzazione dei costi di gestione, quindi di spesa pubblica».

La competizione di idee, giunta alla sua terza edizione, premia i migliori progetti di innovazione digitale, organizzativa e di processo in ambito socio sanitario ed è aperto alla partecipazione di tutte le aziende pubbliche e private dei settori Healthcare, Pharma e Medical Device. L’evento è organizzato da Fiaso, Federazione Italiana delle Aziende Sanitarie e Ospedaliere, Università di Siena, Telos Management Consulting, Federsanità Anci e Aiop (Associazione Italiana Ospedalità Privata).

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