il caso

Due studenti a scuola con il taser: allarme sicurezza all'istituto tecnico Archimede di Treviglio

L'arma è stata sequestrata e i minori denunciati alla Procura. La dirigente: «Nei prossimi giorni sanzioneremo pesantemente questo comportamento»

Due studenti a scuola con il taser: allarme sicurezza all'istituto tecnico Archimede di Treviglio
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Un taser portato tra i banchi di scuola. Questo l'episodio preoccupante che ha scosso l'Istituto Archimede di Treviglio negli scorsi giorni, dove due studenti minorenni sono stati trovati in possesso di uno storditore elettrico. Tempestivo l'intervento del personale scolastico, che ha permesso di evitare potenziali conseguenze gravi.

La ricostruzione

Come riporta il Corriere Bergamo, il dispositivo in questione è una versione "ridotta" del taser in uso alle forze dell'ordine: non spara dardi elettrificati ma funziona solo a contatto diretto con la vittima. Nonostante ciò, resta un oggetto potenzialmente molto pericoloso, la cui presenza in un contesto scolastico rappresenta un grave rischio per studenti e personale.

La vicenda è emersa quando alcuni insegnanti hanno notato che i due giovani stavano mostrando l'oggetto ad altri compagni, generando un comprensibile allarme tra gli studenti. Immediata la segnalazione alla dirigente scolastica, Maria Chiara Pardi, che non ha esitato ad allertare le autorità competenti sulla questione.

«Siamo stati noi a chiamare la polizia, consegnando lo storditore - ha dichiarato la preside, sottolineando la politica di tolleranza zero dell'istituto -. A fronte di certi comportamenti avvisiamo sempre le forze dell'ordine. Stiamo lavorando con le famiglie e con il consiglio di classe. Nei prossimi giorni riuniremo il consiglio di disciplina e sanzioneremo pesantemente questo comportamento».

Ennesima segnalazione

Secondo le prime indagini, i due studenti avrebbero ricevuto il taser da conoscenti più grandi, all'insaputa delle famiglie. Gli agenti del commissariato locale, intervenuti prontamente, hanno sequestrato il dispositivo e denunciato i minori alla Procura dei minori per possesso di arma impropria.

L'episodio si inserisce in un contesto già sotto osservazione. Da alcune settimane, infatti, l'area attorno al polo scolastico di Treviglio, situato nei pressi dell'ospedale, è monitorata con particolare attenzione dalle forze dell'ordine a seguito di segnalazioni di bullismo e piccoli atti di aggressione, particolarmente frequenti alla fermata dell'autobus lungo l'ex statale 11, punto di confluenza di studenti provenienti da diversi istituti della zona.

Indagini in corso

Resta da chiarire la reale intenzione dei due giovani. «I due studenti saranno sentiti e vedremo cosa emergerà, cercando di appurare la loro intenzionalità e il grado di consapevolezza - ha spiegato la dirigente Pardi -. Dagli elementi raccolti finora, i due non hanno un profilo di devianza. Forse non intendevano usarlo, ma l'oggetto che hanno portato in classe è intrinsecamente pericoloso».

La dirigente ha espresso preoccupazione per la possibile ripercussione sull'immagine dell'istituto, noto per l'eccellente preparazione tecnica e l'alto tasso di occupazione dei suoi diplomati. «Mi spiace che un singolo episodio possa dare un'immagine non veritiera degli studenti di questa scuola, che sono molto seri e corretti», ha concluso. Le indagini proseguono mentre l'istituto si prepara ad adottare misure disciplinari che fungano da deterrente per comportamenti simili in futuro.

Commenti
Andrea

Fino a quando non si toglierà la patria potestà ai genitori di minorenni colpevoli di reati alla persona, i minori continueranno e i genitori continueranno a farsi saccenti nelle chat

Cri

Concordo

Lore

Anche secondo me era per legittima difesa...spero di non essere smentito.

Marcello

Tra le righe mi pare di capire che i due ragazzi, più che bulli, facciano parte del gruppo dei "bullizzabili/bullizzati", e quindi abbiano pensato di disincentivare i bulli dal rompere loro le scatole mostrando gli "attributi elettronici". Anche perché un vero malintenzionato sa benissimo che certi "devices" non vanno mostrati in giro per farsi belli, ma semmai "usati al bisogno" con chi non sa che tu ce li hai! Adesso si pentiranno della loro scelta. Quelli che girano col coltello, invece....

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