In cordata

Alta Val Brembana, Giovanni Battista Stefanoni è il nuovo presidente del Cai

Nuovo direttivo per il gruppo nato nel 1976 e sezione autonoma dal 1995. Davide Milesi resta vicepresidente. «Un passaggio di testimone in una squadra fortemente coesa e affiatata»

Alta Val Brembana, Giovanni Battista Stefanoni è il nuovo presidente del Cai
Pubblicato:

Cambio al vertice al vertice del Cai Alta Val Brembana, che ha rinnovato il proprio direttivo in vista del triennio 2020-2022. I soci hanno affidato la guida del gruppo al nuovo presidente, Giovanni Battista Stefanoni, 52 anni, che riceve l’ideale testimone (o meglio la piccozza) da Davide Milesi. Lo stesso Milesi (già atleta olimpico ad Atlanta nella maratona e plurimedagliato nella corsa in montagna e nello scialpinismo) mantiene la carica di vicepresidente, condividendola con Luciano Busi.

I soci del Cai Alta Val Brembana con la bandiera Unicef lo scorso ottobre in vetta al Corno Stella

Il Cai Alta Valle Brembana è stato costituito nel 1976 come sottosezione del Cai di Bergamo, per poi costituirsi come Sezione autonoma nel 1995. Fra i pionieri doveroso il ricordo di Enzo Ronzoni, Cesare Calvi e Gianni Zonca. «La nostra sezione - spiegano gli esponenti del Cai dei Gogis - alla nascita si era posta due obiettivi guida per la salvaguardia del territorio: realizzare e riqualificare i sentieri dell'Alta Valle e costruire un Rifugio in un punto strategico sul Sentiero 101 delle Orobie Occidentali. Dopo aver realizzato questi obiettivi primari, il nostro impegno ora continua con molteplici progetti: dalla costruzione di nuovi punti di appoggio per gli escursionisti, alla manutenzione dei sentieri, alla formazione (attraverso la Scuola Orobica e le attività nelle sezione), alle attività a carattere culturale-informatico (come la creazione di guide e cartine), all'organizzazione di gite per fruire al meglio delle nostre splendide Alpi Orobie e per valorizzare la Val Brembana. Tra i tanti nostri interventi sul territorio, il nostro fiore all'occhiello è il Rifugio Cesare Benigni, che sorge su una splendida terrazza erbosa a 2222 metri al confine con la Valtellina. Eretto in ricordo di un grande appassionato di montagna a cui ha dato la vita, il Benigni é stato da poco ampliato ed è sicuramente uno dei rifugi più frequentati delle Orobie. Da pochi anni si è aggiunto anche il Bivacco Zamboni, situato nell'Alpe Azzaredo sopra Mezzoldo. Si pone come ottimo punto d'appoggio del Sentiero 101 in un tratto altrimenti scoperto». All’indomani dell’elezione, il neopresidente ha rivolto un saluto a tutti i soci e simpatizzanti.

Un'immagine invernale del Rifugio Benigni

«Il nuovo Consiglio direttivo - scrive Stefanoni - su indicazione e con il caloroso sostegno del Presidente uscente Davide Milesi, ha ritenuto di conferirmi all'unanimità la carica di Presidente della sezione per il triennio 2020-2022. Sono grato a lui e all'intero Consiglio per la fiducia che mi hanno accordato, e ribadisco che questo altro non è che un passaggio di testimone all'interno di una squadra fortemente coesa e affiatata e che condivide i medesimi ideali. Sono ben lieto di avere al mio fianco Davide e Luciano nei ruoli più che meritati di Vice Presidenti. Ringrazio per gli auguri che da più parti mi sono giunti e a mia volta li rivolgo ai rappresentanti delle varie commissioni, già costituitesi, che sono l'anima e il vero punto di forza della nostra sezione. Ancora un grazie e un abbraccio a tutti!».

Seguici sui nostri canali