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Nuovo episodio
Altra tentata truffa del "figlio malato": ma la coppia di anziani stavolta non abbocca
La donna al telefono ha spaventato la madre, raccontando che la figlia aveva un tumore allo stomaco e doveva pagare le cure
Se qualcuno pensava che i truffatori sarebbero andati in ferie per il Ponte dell'Immacolata, si è sbagliato di grosso. L'ultimo caso è stato segnalato infatti ieri pomeriggio (venerdì 8 dicembre), con obiettivo l'ennesima coppia di anziani.
La scusa della figlia malata
Intorno alle 15, come riportato oggi da L'Eco di Bergamo, nell'abitazione dei coniugi è squillato il telefono: a rispondere è stata la moglie, soggetta però a perdite di memoria e divenuta particolarmente emotiva.
All'altro capo, la voce di una donna, come accaduto in altri episodi, raccontati in passato anche dal nostro giornale: sosteneva che la figlia della signora fosse in ospedale, perché le avevano trovato un cancro allo stomaco. Inutile dire che la pensionata ha iniziato ad agitarsi, anche tenendo conto che l'aveva sentita il giorno prima e stava bene.
Scoperto l'inganno
In seguito, è arrivata la richiesta di 14.500 euro, necessari per potersi permettere delle punture, con farmaci provenienti dalla Svizzera. A quel punto, però, il consorte si è fatto passare la cornetta: ha detto alla malvivente che non c'era nessun problema, ma voleva sapere dove fosse il marito della figlia.
Lei ha risposto che si trovava anche lui in ospedale, così l'anziano ha detto che, se fosse venuto a casa sua, gli avrebbe consegnato i soldi. Una condizione che ha fatto infuriare chi si trovava all'altro capo del telefono, che ha sostenuto che il denaro dovesse essere consegnato a lei. Ormai era chiaro che si trattava di un inganno, per cui l'uomo ha riattaccato.
Chiamata la figlia, l'ha trovata a casa: era a pranzo col compagno e, com'era ovvio, era perfettamente sana.
Il metodo, anche stavolta, è stato quello del figlio malato e, come in altri casi, a chiamare è stata una donna che ha citato delle presunte punture per guarire da una malattia. Non è comunque chiaro se si tratti della stessa persona, di soggetti che impiegano lo stesso stratagemma o ancora di una banda organizzata.
