Incidenti

Altri quattro morti sulle strade della provincia bergamasca, una guerra persa

Da mercoledì 16 a sabato 19 luglio ancora tragedie ai quattro angoli del territorio orobico. Ecco chi erano le vittime

Altri quattro morti sulle strade della provincia bergamasca, una guerra persa
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Sulle strade della Bergamasca la strage continua. Da mercoledì 16 luglio a sabato 19 quattro persone hanno perso la vita. Uno stillicidio che sembra non finire mai. Ecco chi erano le vittime.

Alessandro Giovenzana e Maria Assunta Cattaneo

Entrambi di 67 anni, sono morti nello schianto della loro auto contro un tir a Levata di Monte Marenzo, sulla statale Bergamo-Lecco. Ferita la figlia della coppia, Maria Francesca, 32 anni, trasferita al Papa Giovanni in codice rosso. L’autista del tir, 41 anni, ha riportato una ferita a un braccio.

L’incidente è avvenuto mercoledì 16 luglio intorno alle 16.15. Secondo le testimonianze, l’auto sulla quale viaggiavano i coniugi, una Kia Picanto, diretta a Calolzio, ha improvvisamente sbandato invadendo la corsia opposta. L’autista del Tir non ha potuto evitare l’impatto. La notizia della tragedia ha fermato il tempo a Calolziocorte, in particolare nella frazione di Sala, dove risiedeva la coppia.

Maria Assunta Cattaneo era molto conosciuta perché prima della pensione era stata impiegata alla Ragioneria del Comune. Alessandro (“Sandro”) Giovenzana era un uomo riservato e molto generoso. Operaio specializzato in una ditta del territorio, era sempre rimasto legato ad Airuno, suo paese d’origine, dove era impegnato nel volontariato sociale. Ha detto il sindaco di Airuno: «Non era un uomo che faceva rumore, ma sentivi la sua presenza fattiva, concreta, reale. Ci mancherà tantissimo. A lui dobbiamo molto».

Roberto Arizzi

Aveva 42 anni, era sposato e padre di due bimbe. Risiedeva a Piazzolo, in alta Val Brembana. Giovedì 17 luglio Roberto Arizzi aveva trascorso la serata con alcuni amici al rifugio Dordona. Insieme stavano scendendo con le loro moto il sentiero agro-silvo pastorale che collega Fusine (Sondrio) a Foppolo. Arrivati sul versante bergamasco del passo, un componente della comitiva si è reso conto che Roby, come lo chiavano tutti, aveva perso contatto con il resto del gruppo.

Ha allora deciso di percorrere a ritroso il sentiero e ha trovato l’amico in fondo a una scarpata, riverso sul terreno e vicino alla sua moto da trial. Erano circa le 21.30 quando è stato lanciato l’allarme: da Sondrio è decollato l’elisoccorso, ma per Arizzi non c’era più nulla da fare. Fino a sette anni fa, Roby aveva lavorato come muratore. Poi, complice la crisi e qualche problema con l’impresa, la decisione di voltare pagina aprendo l’azienda agricola AgriRoby e di reinventarsi come apicoltore. Una scelta di successo visto che possedeva quasi cento arnie e i suoi prodotti erano noti e apprezzati in tutta la valle. La moglie Manuela lo aiutava con lavori di grafica e decorazioni. Fra il 2018 e il 2023 Roberto Arizzi era stato anche consigliere comunale a Piazzolo. (...)

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