la commemorazione

Alzano ricorda le oltre 140 vittime del Coronavirus. Don Filippo: «Non abbiate paura»

La funzione è stata anche l'occasione per ringraziare anche i numerosi volontari che hanno prestato aiuto nei giorni più caldi dell'emergenza sanitaria

Alzano ricorda le oltre 140 vittime del Coronavirus. Don Filippo: «Non abbiate paura»
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Nonostante la paura e il dolore siano ancora palpabili, Alzano Lombardo prova a farsi coraggio e a ripartire. Ieri (domenica 21 giugno) un migliaio di parenti delle oltre 140 vittime morte a causa del Coronavirus si è riunito nello stadio “Carillo Pesenti Pigna”, in occasione della santa messa dedicata ai defunti alzanesi.

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«Nella mia riflessione parto dall’invito del Vangelo, che per ben tre volte ci dice “non abbiate paura” – ha sottolineato nell’omelia don Filippo Tomaselli -. Abbiamo paura di ciò che ci aspetta a livello sociale ed economico e che i contagi possano ripartire. Se resteremo uniti, vorrà dire che questo banco di prova terribile ha tirato fuori il meglio della nostra comunità. Alzano in questi mesi ha sofferto con dolore e dignità. Oggi più che mai sono orgoglioso di voi e della vostra forza».

Per Alzano Lombardo quella di domenica è stata la “giornata del ricordo e della riconoscenza”. Per questo, oltre ai parenti dei defunti, erano presenti anche le autorità cittadine e diverse persone in rappresentanza dei volontari che si sono messi in gioco nei giorni più caldi dell’emergenza sanitaria.

«La città ha vissuto anche pagine di solidarietà fraterna – ha ricordato il parroco -. Per questo oggi dobbiamo ringraziare chi, mettendo a repentaglio la propria salute, si è dedicato alla cura del prossimo: Protezione civile, Croce Rossa, alpini e giovani volontari. Infine, oggi è anche la giornata dell’impegno: anche se le relazioni sono ancora segnate dalla distanza sociale, sentiamo un rinnovato bisogno di comunità e il desiderio di vivere pensando ai fratelli che ci sono accanto. Se raccoglieremo questa sfida, Alzano potrà risollevarsi dalle macerie di questa prova».

A margine dell’omelia don Filippo Tomaselli ha voluto portare ai parenti delle vittime anche il messaggio di vicinanza di Papa Francesco, ricevuto durante la visita di sabato 20 giugno in Vaticano.  «Il Santo Padre ha ascoltato il nostro dolore e ha voluto sapere chi eravamo e da dove venivamo. Dopo avermi ascoltato, mi ha detto: “la tua gente è nelle mie preghiere”».

La giornata di commemorazione è proseguita con un consiglio comunale straordinario, aperto ai soli volontari, durante li quale sono state ricordate le molteplici manifestazioni di solidarietà di cui ha potuto beneficiare Alzano. Al termine della seduta, nel cortile del palazzo comunale, il maestro Gabriele Rota si è esibito in un concerto per pianoforte. «E’ stata una giornata speciale e di grande emozione, nella sua semplicità – ha sottolineato il sindaco Camillo Bertocchi -. Con lo stesso spirito di coesione e solidarietà lavoriamo senza paura per il futuro della nostra amata città».

L'articolo completo in uscita sul numero di PrimaBergamo in edicola da venerdì 26 giugno

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