Il rapporto di Moody's

Anche quest'anno Milano batte Roma: il rating della Lombardia è migliore di quello nazionale

Sebbene i risultati dei primi anni Duemila sono lontanissimi, la nostra Regione resta economica messa meglio rispetto al resto dello Stato. Lo dimostrano gli stipendi e anche l'analisi per la possibile ripresa post Covid

Anche quest'anno Milano batte Roma: il rating della Lombardia è migliore di quello nazionale
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Rating 2019 confermato e partita vinta anche quest’anno con Roma: l’agenzia di rating Moody’s ha comunicato ieri, 20 luglio, la sua valutazione sui conti e la solidità della nostra Regione, ribadendo un outlook BAA2, un gradino superiore a quello dello Stato, BAA3. Rischio moderato, in parole semplici. Non una novità: anche negli anni passati la Lombardia era considerata dalle agenzie un debitore migliore dello Stato, e già era così nel 2001, quando l’allora presidente Formigoni decise di lanciare per la prima volta i "Lombardia Bond". Quell’anno, il rating lombardo avrebbe fatto impallidire quello odierno: AA1 per Moody’s, AA+ per Standard&Poor’s, AA per Fitch. Tempi diversi, con la crisi del 2008/2010 ancora inimmaginabile, così come le sue conseguenze per l’economia nazionale e lombarda. Da allora, il rating si è abbassato sempre di più fino alla posizione stabile degli ultimi anni.

A premiare la Lombardia nella valutazione di Moody’s (considerata sì più affidabile dello Stato ma di un "notch", un gradino, e senza dimenticare che il rating BAA3 è l’ultimo prima di essere considerati "junk", "spazzatura") la robusta liquidità e flessibilità tributaria, il basso profilo di debito, il sistema sanitario in equilibrio e l'economia forte.

Fontana: «Sottolineata l’ottima gestione dell’ente». Il primo ad accogliere con forte soddisfazione il giudizio di Moody’s è stato il presidente Attilio Fontana, secondo cui il rating ottenuto «ci consente di guardare al futuro con cauto ottimismo. Moody’s sottolinea l’ottima gestione dell’ente, elemento questo che ci consente di avere addirittura un giudizio superiore a quello dello Stato». All’interno della valutazione, Moody’s riconosce una buona gestione dei flussi di cassa che da sette anni permettono di non dover ricorrere alle anticipazioni di cassa e, anzi, ha lasciato respiro e possibilità di anticipare le spese necessari e per l’emergenza, in attesa dei rimborsi dello Stato.

Sistema sanitario. Per quanto riguarda il sistema sanitario (che assorbendo gran parte delle risorse regionali è uno di quei settori da tenere d’occhio), Moody’s ne rileva il duro colpo causato dal coronavirus con conseguente aumento dei costi (in teoria, a carico dello Stato), ma con il parere che la sua efficienza permetterà di attutire il colpo inferto dal Covid.

In Lombardia stipendi più alti di un terzo. L’analisi dell’agenzia conferma che la Lombardia è, se non il primo, uno dei principali motori del Paese. Il reddito pro capite lombardo è superiore di un terzo della media nazionale, con un tasso di disoccupazione al 5,6 per cento contro il 10 per cento dell’Italia. Una solidità che dovrebbe permettere di reggere allo tsunami Covid e al calo della produzione di questo e del prossimo anno ed evitare danni a lungo termine che dovrebbero invece lasciare il campo a una ripresa economica più veloce delle altre regioni.

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