Ancora ritardi: rinviata di nuovo la chiusura del ponte di via San Bernardino
La chiusura totale del sottopasso, inizialmente prevista per fine luglio, slitterà probabilmente ad agosto. Si cercano soluzioni ai disagi

Il progetto del raddoppio ferroviario tra Bergamo e Ponte San Pietro continua a subire ritardi che si riflettono sulla viabilità cittadina. L'intervento più critico, quello che riguarda l'ampliamento del ponte di via San Bernardino, vedrà posticipata ancora una volta la fase di chiusura totale del sottopasso.
Un cantiere che fa i conti con i tempi
Quello che doveva essere un intervento partito lo scorso inverno ha già accumulato diversi rinvii. Prima la necessità di coordinamento con i lavori dell'e-Brt in via Moroni, poi la scelta strategica di procedere per fasi: prima la chiusura del fornice ovest il 14 aprile, seguito da quello est a metà giugno, mantenendo sempre aperta la carreggiata di ingresso in città.
Attualmente i lavori sui sottoservizi si concluderanno regolarmente entro questa settimana, ma Rfi ha comunicato che la data di chiusura totale «non sarà a fine luglio». L'azienda ferroviaria sta definendo insieme al Comune una nuova tempistica, con ipotesi che puntano verso fine agosto.
La strategia del Comune: anticipare la riapertura delle scuole
L'amministrazione comunale punta a completare la chiusura prima dell'inizio dell'anno scolastico, una mossa strategica per permettere agli automobilisti di adattarsi gradualmente alla nuova viabilità durante il periodo estivo, quando il traffico è naturalmente più contenuto.
L'alternativa - chiudere a scuole già iniziate - rischierebbe di creare un caos viabilistico nelle prime settimane di settembre, proprio quando la città torna ai ritmi ordinari dopo la pausa estiva.
Le alternative per chi entra in città
Per gestire il flusso di traffico durante i lavori, sono state predisposte diverse soluzioni. In via San Bernardino è operativo un parcheggio di interscambio con 150 posti, attualmente sottoutilizzato ma pensato proprio per questa fase critica.
Le opzioni restano quelle tradizionali - via Moroni, via dei Caniana (dove i lavori in corso non comprometteranno la transitabilità), via Spino e via Autostrada, ma si sta studiando anche una rimodulazione dei semafori della zona e possibili interventi per "proteggere" via San Tomaso dal rischio di diventare una scorciatoia verso via dei Caniana.
Un cantiere che durerà tutto l'anno scolastico
Una volta iniziata, la fase di chiusura totale si protrarrà per almeno nove mesi. Il tempo necessario per allargare il fornice ovest, creando spazio per una seconda corsia in uscita, e adeguare l'intera struttura al passaggio del secondo binario verso Ponte San Pietro.
Il ritorno alla normalità è previsto per maggio-giugno 2026, a ridosso della scadenza dei fondi Pnrr che finanziano l'opera. Una tempistica che lascia poco margine di manovra, anche se a livello europeo si fa sempre più concreta l'ipotesi di possibili proroghe per le grandi opere infrastrutturali.
L'impatto sulla città
La nuova viabilità accompagnerà Bergamo per tutto il prossimo anno scolastico, con inevitabili ripercussioni sui flussi di traffico. Paradossalmente, il rinvio ad agosto - quando il traffico è più leggero - potrebbe comportare settimane di ponte chiuso senza attività sui cantieri, un'occasione mancata che l'amministrazione e Rfi stanno valutando attentamente.
Il raddoppio ferroviario rappresenta un investimento strategico per il territorio, ma la sua realizzazione sta richiedendo alla città un significativo sforzo di adattamento che si protrarrà ancora per molti mesi.