Ancora vandali in azione a Mozzo: graffiti e danni alla palestrina del Parco Lochis
A denunciare l'incivile gesto è stato il sindaco Gianluigi Ubiali con un post su Facebook: «Situazione disarmante. Speriamo ci sia un pentimento»
Di nuovo vandali in azione a Mozzo. Il sindaco Gianluigi Ubili, deluso, ha postato lunedì (11 marzo) alcune immagini sui social che raccontano una notte di “inciviltà” ai danni dei locali attigui alla palestra comunale nei pressi del Parco Lochis e delle scuole medie di Mozzo in centro al paese.
«Così si presentava stamattina l’ingresso della palestrina al parco Lochis e le pareti dell’edificio stesso dopo quella che chiamare una bravata è esercizio di poca onestà intellettuale - inizia lo sfogo del primo cittadino -. Al di là dei simboli utilizzati per deturpare il bene pubblico, simboli che possono urtare la sensibilità di qualcuno ma che è bene avere il coraggio di mostrare per testimoniare l’accaduto, non emerge dai graffiti un linguaggio con chiaro intento di contestazione verso chicchessia, ma semmai traspare evidente il grado di ignoranza e maleducazione di chi ha commesso questo ennesimo atto di inciviltà. Sarà pressoché impossibile risalire agli autori visto che anche la telecamera presente in loco è stata oggetto di vandalizzazione».
«È disarmante - prosegue Ubiali - dover prendere atto che non ci resta, dopo che verrà fatta denuncia alle autorità di pubblica sicurezza, che provvedere alla ripulitura, con ovvi costi che graveranno ulteriormente sul bilancio comunale e quindi… in carico a tutti i cittadini contribuenti».
«L’impegno dell’Amministrazione è palese e attivo sul fronte della prevenzione e per andare alle cause del disagio - conclude il sindaco -, perché di questo si tratta; continueremo a portare avanti e a compimento tutte le azioni educative che già da anni vengono promosse e messe in atto in ambito scolastico e non smetteremo di cercare il dialogo con i giovani che frequentano quest’area del paese. Si ribadisce però l’importanza che ogni cittadino collabori e segnali qualsiasi abuso alle autorità competenti. Un invito, quest’ultimo, rivolto anche a chi tra questi giovani autori dell’atto vandalico, magari colto da pentimento volesse palesarsi e almeno… scusarsi».