Dopo oltre 48 ore

Ancora vane le ricerche della ventenne tedesca sparita nelle acque del lago d'Iseo. Indagata un'amica

I Vigili del fuoco lavorano dalla sera di venerdì per trovare Chiara Lindl. Intanto i carabinieri stanno ricostruendo quanto avvenuto sul gommone

Pubblicato:
Aggiornato:

Non ci sono ancora novità sulle ricerche di Chiara Lindl, la ventenne tedesca che la sera di venerdì 1 settembre è caduta nel lago d’Iseo durante un giro con un gommone tra Lovere e Pisogne e non è più riemersa.

Ricerche ancora in corso

I Vigili del fuoco, più specificatamente il Nucleo sommozzatori, hanno lavorato per tutto ieri (2 settembre), senza però alcuna novità, e hanno continuato le attività di ricerca anche per tutta la giornata di oggi, coadiuvati anche da un Rov, ovvero un robot subacqueo dotato di telecamere e bracci teleguidati.

Attualmente, nelle operazioni sono impegnati tre natanti con a bordo specialisti del soccorso acquatico e nel pomeriggio si sono aggiunti agli operatori di Bergamo e Brescia anche i sommozzatori del nucleo di Roma, dotati di un sonar ad alta definizione in grado di effettuare una scansione dettagliata dei fondali del lago. L'Unità di Comando locale è stata allestita al porto di Pisogne ed è da lì che vengono coordinate tutte le operazioni di ricerca.

Non un tuffo, ma una caduta

È evidente che le speranze di ritrovare la ragazza ancora in vita sono veramente pochissime. E i carabinieri stanno indagando per ricostruire la dinamica dei fatti. Inizialmente, infatti, si pensava che la giovane si fosse tuffata nel lago per fare un bagno, mentre si sarebbe appurato che le cose sarebbero andate diversamente.

Lindl si trovava su un gommone insieme ad alcuni amici. Erano partiti insieme dal campeggio Eden di Pisogne nel tardo pomeriggio di venerdì. A quanto pare, la ventenne è finita in acqua dopo che un'amica (di 23 anni) s'è messa alla guida del mezzo e ha improvvisamente accelerato: Lindl non sarebbe riuscita ad aggrapparsi a qualcosa e sarebbe finita in acqua, senza più riemergere. Dopo l'accaduto, i giovani sono tornati a riva e hanno dato l'allarme.

Una 23enne indagata per lesioni colpose

Tutti i presenti sul gommone (otto tra ragazzi e ragazze, tra cui anche la sorella delle ventenne dispersa) sono stati sottoposti a test alcolemico e tutti sarebbero risultati positivi, a parte un ragazzo, figlio del proprietario del gommone e unico dotato di apposita patente nautica per la guida del natante, attualmente posto sotto sequestro. L'unica indagata, al momento, sarebbe la 23enne che si è messa alla guida e in seguito alla cui manovra Lindl sarebbe finita in acqua: l'ipotesi di reato avanzata dalla Procura di Brescia è lesioni colpose.

Nella giornata di ieri, dalla Baviera sono giunti a Pisogne i genitori della ragazza, che ovviamente sperano di avere presto novità circa il destino della figlia ventenne.

Seguici sui nostri canali