Ansia e depressione sono i pericoli del post emergenza. Meglio conoscerli
L'Ordine delle professioni infermieristiche pone l'accento su nuove patologie che possono insorgere quando il virus sarà debellato. Qui la lezione audio.

Siamo tutti in isolamento coatto. Stiamo tutti combattendo contro questo Covid-19, definito subdolo, e non vediamo l’ora di uscirne. Ma come procede questa quarantena? Le esperienze sono diverse da famiglia a famiglia. C’è chi può uscire anche solo per recarsi in farmacia o a fare la spesa e c’è chi deve vivere la quarantena da contagiato. Un’esperienza non facile. Per molti c’è stata anche l’esperienza dell’ospedale. E migliaia di famiglie hanno dovuto misurarsi con la perdita di uno o più cari. Questo Coronavirus è entrato in modo devastante nelle nostre vite lasciando tracce indelebili del suo percorso. Ma non è finita. Ora che la curva dei contagi sembra abbia preso un cambio di direzione, si profila all’orizzonte una serie di patologie legate al periodo che stiamo vivendo che è bene non sottovalutare: si chiamano ansia e depressione.
L’ordine delle professioni infermieristiche solleva il tema sulla scorta di alcune esperienze già emerse in Cina, da dove è partita questa onda lunga che sta attraversando il mondo intero. Operatori sanitari che hanno lottato e combattuto in prima linea, assistenti, volontari, ma anche semplici cittadini potranno vivere una sorta di malessere psicologico post traumatico, alla fine di questa emergenza sanitaria, manifestando ansia e depressione. Nella rubrica settimanale «L’ora di medicina», Paolo Sarteschi affronta il tema: «Il disturbo post traumatico da stress. Perché prima o poi finirà, ma non per tutti». La lezione di educazione sanitaria si può ascoltare in podcast sui canali Spotify, iTunes e Spreaker.