Il caso

Anziano narcotizzato ritrovato in un campo a Treviglio: a processo due ragazze nomadi

La vicenda ricorda quella di Angelo Bonomelli, ma in questo caso, fortunatamente, la vittima è sopravvissuta e ha riconosciuto le sospettate

Anziano narcotizzato ritrovato in un campo a Treviglio: a processo due ragazze nomadi
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Un anziano ritrovato privo di sensi in un campo a Treviglio, la catenina con i crocefissi d'oro sparita. Gli ci sono voluti due giorni per riprendersi, con strascichi quali mal di testa e dolori all'addome e una prognosi di dieci giorni. Si è poi scoperto che, con la scusa di una birra in un locale del posto, era stato narcotizzato allo scopo di derubarlo.

L'anziano narcotizzato

La vicenda ricorda molto quella in cui morì Angelo Bonomelli, noto imprenditore della Bergamasca, drogato da quattro persone in un bar di Entratico, con effetti che ebbero un esito tragico. Stavolta, il 79enne protagonista della vicenda si è ripreso e ha anche portato in tribunale le presunte responsabili.

Come riportato oggi (martedì 10 ottobre) dal Corriere Bergamo, a processo sono finite due donne di origine nomade, M. M., 21 anni di Seveso, e N. B., 33enne di Monza. Quest'ultima è già stata condannata, con rito abbreviato, per rapina, lesioni aggravate e omissione di soccorso. La più giovane, invece, ha negato le accuse.

La ricostruzione degli eventi

Secondo quanto ricostruito dai carabinieri di Caravaggio, l'uomo, di Cologno Monzese, era stato agganciato fuori da un supermercato e aveva dato il suo numero di telefono a N. B., che poi l'aveva richiamato per darsi appuntamento in un bar. Lì si sarebbe presentata con un'altra donna - per l'accusa M. M. -, offrendo al pensionato una birra, a cui però era stato aggiunto un narcotico a base di benzodiazepine, come confermato dai successivi esami del sangue.

Il 79enne si era sentito male e, in seguito, lo avevano ritrovato tra le sterpaglie nella zona agricola della Bassa, steso a terra e privo di conoscenza. I militari hanno individuato la 33enne controllando i numeri nella rubrica del cellulare della vittima. Lui l'ha poi riconosciuta, così come la barista, nelle immagini scattate alle ragazze nel campo nomadi dove si appoggiavano. L'anziano ha riconosciuto anche l'altra giovane, ma in aula non è stato in grado di confermare.

Nella prossima udienza, fissata al 28 novembre prossimo, l'imputata porterà dei testimoni in sua difesa.

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