Anziano ruba formaggio a un supermercato di Seriate: «La pensione non mi basta»
È stato arrestato con l'accusa di tentata rapina impropria. Ma è stato scarcerato, perché doveva provvedere al suo «fabbisogno alimentare»
Il bottino racimolato all'Unes di Seriate da quaranta euro consisteva di formaggio e qualche genere alimentare, però a un anziano di 78 anni di Peia è costato un arresto per tentata rapina, per di più impropria, perché al momento aveva cercato di dileguarsi investendo con il carrello la cassiera che aveva cercato di bloccarlo e che fortunatamente non è rimasta ferita.
Il fatto è successo giovedì scorso, 5 dicembre, e si è concluso davanti al giudice in modo positivo per l'anziano. Il giudice infatti ha scarcerato l'uomo e lo ha anche sollevato da eventuali misure cautelari.
Questo perché, oltre al poco valore del furto, si è aggiunta anche la motivazione del «provvedere al proprio fabbisogno alimentare», come scritto dal giudice Roberto Palermo.
L'anziano infatti in sede di processo ha chiesto scusa per il comportamento, spiegando che la pensione non gli bastava per comprarsi di che vivere e quindi aveva deciso di rubare. L'accusa aveva invece chiesto l'obbligo di dimora a Peia, così che l'uomo, conosciuto in paese, non potesse più agire come fatto giovedì.
questi sono i risultati di una sinistra fuori dal mondo,sempre pronta ad occuparsi dello loro risorse,trascurando i cittadini bergamaschi che lottano per sopravvivere economicamente con pensioni non più all'altezza del caro vita,la loro dignità non gli permette di fare manifestazioni ed atteggiamenti contro la legge
Diego tu cittadino elettore conosci solo il tuo voto, i risultati te li dicono loro....vatti a fidare di tipi attaccati alle poltrone
La spietatezza che si legge sui commenti spiega perché il mondo gira male, puzza di marcio un marciume che parte dal midollo osseo di persone pronte a partecipare ad un linciaggio e poi con orgoglio raccontarlo ai figli
Se realmente i fatti sono quelli indicati nell'articolo vuol dire che le associazioni di assistenza pubbliche o private di volontariato ed i servizi sociali hanno rivolto le loro attenzioni verso altre povertà vere o false. Sono convinto che queste persone disagiate sarebbero felici di svolgere piccole attività e ricevere un compenso anche con buoni spesa dati dai Supermarcati in aggiunta alla pensione. Per loro sarebbe più dignitoso ed occuperebbe il tempo in lavori utili di volontariato.
Michele, ma aggiungerei colpa anche nostra. Parliamo, discutiamo,ecc.....dovrebbero fare così, fare cosó, ma noi cittadini elettori cosa abbiamo fatto in questi decenni? Nulla. Perché noi votiamo ma altri decidono. Non ricordo in Italia un gesto di ribellione sociale, non violento ovviamente. Ad esempio: sciopero ad oltranza per l' articolo 18, oppure per la mancata hiusura delle frontiere, l'aumento del costo del pane. A noi interessa avere la fettina nel piatto, il calcio, e vedere la TV. Per tutto il resto ci pensiamo sempre domani.....domani...domani...