Apre partita Iva e si intesta tre auto per gestire lo spaccio: la scoperta a Ponte San Pietro
L'intestatario, di Milano, dava le auto a corrieri. Tutto è nato dal controllo di un marocchino di 39 anni, al volante di una Peugeot 207. Nell'auto l'uomo aveva oltre un chilogrammo di droga
Aveva creato una rete di spaccio talmente redditizia che per poter soddisfare la domanda dei clienti aveva aperto partita Iva e si era intestato tre autovetture utilizzate dai corrieri. Una curiosa vicenda che, come riporta l’Eco di Bergamo, nasce da un controllo eseguito dalla polizia locale di Ponte San Pietro nei confronti di un cittadino marocchino di 39 anni.
All’interno della Peugeot 207 guidata dall’uomo, gli agenti hanno trovato oltre un chilogrammo di droga per un valore di circa 80 mila euro, suddivisa in circa 900 grammi di cocaina purissima e 240 grammi di hashish. Nel veicolo era custodito anche una sorta di “registro clienti”, ossia un quaderno sul quale erano annotati nominativi da pagamenti e grammature di droga.
Le forze dell’ordine hanno anche perquisito la casa del marocchino, dove non hanno trovato altre sostanze stupefacenti, ma nove telefoni cellulari di marche diverse; l’uomo è stato arrestato e portato in carcere a Bergamo.
Gli inquirenti, vista la cospicua quantità di droga sequestrata, hanno eseguito alcune verifiche anche nei confronti dell’intestatario del veicolo, residente a Milano, coinvolgendo la polizia locale meneghina. Quest’ultimo a casa non aveva nulla di illegale, ma ha ammesso di essere stato costretto ad aprire la partita Iva e ad intestarsi le tre automobili per gestire il giro di spaccio.