Arrestati nella Bergamasca due cinesi collegati all'accoltellamento nella Chinatown milanese
Un sospettato raggiunto in via Maj a Bergamo, dove lavorava come cameriere in un locale, un altro a Castelli Calepio
Collegati all'accoltellamento di un connazionale, avvenuto nella Chinatown milanese ad aprile scorso, due cinesi sono stati arrestati la scorsa mattina (mercoledì 10 gennaio) in Bergamasca. A raccontare i dettagli sono i colleghi di PrimaLaMartesana.
Come riportato da L'Eco di Bergamo, uno è stato raggiunto in via Maj a Bergamo, dove lavorava come cameriere in un ristorante, e un altro a Castelli Calepio.
L'accoltellamento al ristorante
A finire in manette, e venire portati in carcere dalla Polizia di Stato, tre immigrati di 19, 20 e 31 anni residenti in Italia, ritenuti responsabili in concorso tra loro del reato di tentato omicidio aggravato ai danni di un altro cinese di 25 anni, avvenuto il 10 aprile 2023 all’interno di un ristorante in via Lomazzo.
Secondo quanto ricostruito dai poliziotti della Squadra Mobile milanese, quel giorno, poco prima delle ore 15, mentre la vittima si trovava all’interno del ristorante in compagnia di alcuni amici, è entrato un uomo vestito con abiti e casco integrale neri Con un grosso coltello, ha colpito la vittima con più fendenti, diretti al collo e al torace, ma la vittima si è protetta con il braccio e così è riuscita ad evitare un esito fatale.
I ruoli degli arrestati
I tre uomini sono stati arrestati dopo una complessa indagine, svolta attraverso la visione di telecamere, intercettazioni telefoniche ed ambientali e perquisizioni. Alla base del grave delitto ci sarebbero antichi dissapori tra la vittima e uno dei tre indagati, che ha materialmente compiuto l’aggressione.
Quel giorno, dopo aver saputo della presenza della vittima in zona Chinatown, uno degli indagati di 20 anni l'ha intercettata e seguita, comunicandone poi la posizione all’interno del ristorante al complice di 31 anni. Dopo essersi reso irriconoscibile, quest'ultimo è entrata nel locale, dove ha compiuto la violenta aggressione, dandosi poi alla fuga e cambiandosi nuovamente, aiutato dal terzo complice 19enne. Il quale, infine, ha anche avuto il compito di sbarazzarsi del borsone con all’interno gli indumenti utilizzati per il tentato omicidio.